Alla Riserva dei Laghi si monitora l'avifauna: ieri l'inanellamento, il prossimo a fine mese aperto al pubblico

Esemplare di martinpescatore
di Lorenzo Quirini
2 Minuti di Lettura
Martedì 3 Agosto 2021, 12:12 - Ultimo aggiornamento: 13:00

RIETI - Alla Riserva dei Laghi Lungo e Ripasottile continua la ricerca sull'avifauna. Ieri l'ultimo inanellamento portato avanti dagli esperti del settore: una pratica che, tramite la cattura degli uccelli in apposite reti, permette di monitorare la quantità degli esemplari, di esaminarli e marcarli per controllarne le migrazioni. 

«I dati raccolti vengono inseriti in un sistema europeo  - spiega Maurizio Sterpi, ornitologo della Riserva - così si contribuisce alle scelte gestionali per la conservazione di determinate specie». Molte di queste, protette dall'allegato 1 della "Direttiva Uccelli" emanata dalla Commissione europea, popolano la Riserva.

Nitticora, tarabusino e martinpescatore sono solo alcuni degli uccelli in pericolo, tra cui fa la sua comparsa anche il marangone minore, precedentemente estinto in buona parte d'Europa ed oggi presente in pochissimi siti in Italia, tra cui la nostra Riserva.

Il prossimo inanellamento, stavolta aperto al pubblico, è previsto per fine agosto; mentre cresce la mole di dati raccolti dalla Riserva, realtà riconosciuta anche dall'Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), che oggi fornisce materiale per diverse tesi di laurea e che, nei prossimi anni, darà vita ad un Atlante degli uccelli.

© RIPRODUZIONE RISERVATA