Rieti, la morte di Renato Milardi,
il cordoglio delle istituzioni
e del mondo sportivo / Foto

La consegna della cittadinanza benemerita di Renato Milardi da parte del Comune di Rieti
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Martedì 7 Giugno 2016, 12:29 - Ultimo aggiornamento: 21:56

RIETI - La morte di Renato Milardi ha destato profonda commozione in città, soprattutto nel persone che ne hanno potuto vivere l'epopea degli anni settanta e ottanta che ha portato il nome della città di Rieti in giro per l'Europa.


IL SINDACO PETRANGELI

“La nostra città perde un pezzo della sua storia. Mi considero fortunato perché ho avuto il privilegio di conoscere Renato Milardi e di conferirgli la cittadinanza benemerita della città di Rieti. Una persona straordinaria e per molti aspetti insuperabile. Ci lascia uno dei padri dello sport reatino e uno dei nostri concittadini più illustri. Mi stringo intorno alla sua famiglia e mi impegnerò affinché la città sappia tenere viva la memoria di un grande reatino conosciuto in tutto il mondo”.


IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE MARRONI

“Esprimo a nome mio e dell'intero Consiglio comunale le più sentite condoglianze alla famiglia di Renato Milardi. Conservo un bellissimo ricordo della cerimonia svolta il 4 dicembre 2014, quando, insieme al sindaco, gli consegnammo la cittadinanza benemerita per il suo impegno nello sport. Il nome di Milardi è legato, in particolare, agli straordinari successi del basket, quando condusse la Sebastiani fino alla vittoria della Coppa Korac, e nell'atletica, con la vittoria di un titolo europeo e quattro italiani. Pur avendo incarichi al vertice di Efim ed Eni, Renato Milardi ha sempre mantenuto un legame molto stretto con la sua città a cui, con il suo impegno, ha regalato incredibili emozioni”.


LA NPC

"E' morto Renato Milardi, l'uomo che più di ogni altri ha rappresentato il basket a Rieti. Nel 1973, dopo la promozione della Sebastiani in serie A, la rivista Giganti del Basket lo definì "l'uomo più importante d'Italia dopo Gianni Agnelli". Nel 1974, in pochi mesi, fece costruire il Palasojourner anticipandone il budget. Come presidente della Amg Sebastiani Basket portò Rieti a vincere anche la Coppa Korac nel 1980. Come manager di azienda è stato il braccio destro di Enrico Mattei all'Eni. Per Rieti, per lo sport, per il basket ha fatto tantissimo. E dopo la morte di suo fratello Andrea, oggi la nostra città piange anche la sua scomparsa. La Npc Rieti esprime tutto il suo cordoglio e si stringe intorno alla famiglia Milardi".


L'ATLETICA STUDENTESCA CARIRI

"Forse tra i tanti incarichi della sua enorme carriera, quello di primo presidente dell’Atletica Studentesca non è sicuramente il più prestigioso, ma per noi è stato importante perché nel 1975 l’attività giovanile di Rieti ripartì grazie alla Studentesca e a colui che ne ricoprì la carica di presidente. Da ieri sera un altro grande pezzo di storia non c’è più, ma rimarrà sempre nei nostri cuori. Grazie Renato! Salutaci Andrea!".


IL FOOTBALL CLUB RIETI

Il Football Club Rieti esprime il proprio cordoglio per la scomparsa di Renato Milardi. Con lui lo sport reatino, in particolar modo l’atletica leggera – passione tramandata al fratello Andrea – ed il basket, sotto la sua guida ha ottenuto risultati di prestigio come un titolo italiano e quattro europei in pista e la Coppa Korac dell’80 da presidente dell’Amg Sebastiani Basket. Fondamentale il suo apporto anche nel mondo del calcio quando, nell’immediato dopoguerra (stagione ‘48/’49) fondò quell’Olimpia che due anni più – estate del ’50 – tardi grazie alla dedizione di un altro compianto come Sabatino Iacoboni, si fuse con la Marozzi trasformandosi in S.S. Rieti.
Il presidente Riccardo Curci ricorda così la figura di Renato Milardi: “Per me resterà sempre un punto di riferimento, un’istituzione dello sport, una persona di cuore, un passionale, per sempre il numero uno, precursore per tanti aspetti. La Rieti sportiva e non solo perde un pilastro, un punto di riferimento, nonostante i 91 anni che Renato ha vissuto con intensità fino a quando ne ha avuto la possibilità”.
Il Football Club Rieti stringendosi intorno alla famiglia Milardi, non può non rivolgere un pensiero anche ad Andrea – fratello di Renato – che ci ha lasciato prematuramente poco più di due mesi fa.


RIETI SPORT FESTIVAL

"Il basket a Rieti si deve ad una sola grande persona: Renato Milardi. Ciao Renato. Grazie!".


IL REAL RIETI

Il Real Rieti si unisce al cordoglio cittadino per la scomparsa del più grande presidente della storia dello sport reatino, Renato Milardi (nella foto insieme a Sojourner), personaggio unico sia dal punto di vista umano che professionale, alla sua famiglia vanno le più sentite condoglianze da parte di tutto il Real Rieti : “E’ morto il mio mito, l’uomo che ha ispirato tutta la mia attività agonistica e presidenziale con il Real Rieti. La squadra scenderà in campo con il lutto al braccio questa sera contro Asti”. Queste le parole del presidente Roberto Pietropaoli.


RIETIMEETING

"Sandro Giovannelli e tutta l'Atletica Rieti esprimono il loro profondo cordoglio per la morte di Renato Milardi, un grande uomo e dirigente sportivo.

Grazie a lui, primo presidente dell'Atletica Studentesca, la città ha ottenuto i massimi risultati nell'atletica e nel basket e, ancora oggi, i reatini si recano nel palasport che Milardi fece costruire in pochi mesi, nel 1975, anticipandone il budget. Classe 1926, laurea in giurisprudenza, Milardi scalò i vertici delle Partecipazioni statali e dell'Agip, operando nei campi petrolifero e agricolo. Nel 1973, dopo la promozione della Sebastiani in serie A, la rivista Giganti del Basket lo definì l'uomo più importante d'Italia dopo Gianni Agnelli. Un'iperbole, ma Milardi fu a lungo braccio destro di un personaggio come Enrico Mattei e si confrontò con importanti personalità mondiali. Lavorando per l'Efim, ha girato il mondo: dalla Patagonia all'Africa, dalla Siberia al Canada, dagli Emirati Arabi all'Indocina, vivendo 20 anni tra Houston e Città del Messico. Uomo di qualità uniche, rifiutò le lusinghe della politica, ma senza dimenticare di fare qualcosa di decisivo per Rieti: «Ero stufo di sentire la targa Ri scambiata per quella di Rimini», ricorda scherzando.E, oltre al lungo momento di gloria del basket, culminato con la conquista della Coppa Korac nel 1980, va ricordata l'atletica. Dal 1969 in poi, l'Atletica Rieti, abbinata ad Alco, vinse un titolo europeo nel 1976, la coppa dei campioni e i titoli italiani del 1972, 1974, 1975, 1976, arrivando seconda nel 1971 e 1973. Tra i tesserati: Mennea, Fiasconaro, Arese, la Simeoni. Da una costola dell'Atletica Rieti, nacque la Studentesca, il cui tutore è il fratello Andrea. Lungimirante, carismatico, coriaceo, ma buono, grande esperto di marketing: i contatti di Milardi portarono oltre a Brina e Alco, gli sponsor Althea, Arrigoni, Ferrarelle e Acqua Fabia, in un'epoca in cui istituzioni ed enti pubblici non elargivano alcun contributo alle società sportive. Un personaggio irripetibile che due anni fa fu insignito della cittadinanza benemerita di Rieti dal sindaco Simone Petrangeli".

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