RIETI - Sembrava essersi quasi del tutto arrestata, ma evidentemente soltanto all’apparenza. L’ondata di furti che dall’inizio dell’anno tiene sotto scacco il capoluogo e la sua provincia è infatti tornata a manifestarsi nella notte tra martedì e ieri, quando ad esserne vittima è stata nuovamente la storica pizzeria “Rugantino” di piazza Marconi, per la seconda volta nell’arco di neanche due settimane.
La dinamica. Il primo colpo al locale della centrale piazza Marconi si era infatti registrato il 10 febbraio, quando erano state sottratte poche decine di euro dal fondo-cassa della pizzeria e uno smartphone. Nella notte tra martedì e ieri, invece, i malviventi hanno impiegato un grosso masso di travertino - forse divelto da qualche marciapiede cittadino - per rompere una delle vetrate inferiori della porta d’ingresso del locale e introdursi all’interno. E anche stavolta hanno puntato alla cassa, sottraendo appena 23 euro e lasciando addirittura una moneta da cinquanta centesimi, forse per beffa, forse nella fretta di fuggire.
Non contenti, una volta usciti dalla pizzeria, i ladri si sono impossessati anche del piccolo furgone utilizzato dall’attività commerciale per la sua attività di consegna a domicilio delle pizze, che nella tarda mattinata di ieri è stato ritrovato parcheggiato a Porta d’Arce, nei pressi della sede Asl di Rieti dell’Unità operativa complessa per la cura delle patologie da dipendenza.
Le indagini. Quanto compiuto nella pizzeria di piazza Marconi è la stessa dinamica che sta emergendo dalle indagini delle forze dell’ordine, sui numerosi furti compiuti o tentati nei locali. Uno schema che si ripete: la rottura della vetrina o della porta d’ingresso, l’accesso diretto alla cassa, il prelievo del denaro contante in essa e la fuga. Colpi che, già in partenza, difficilmente portano a bottini ragguardevoli, in quanto nella cassa sono spesso contenuti contanti non per grosse somme. E anche in questo caso, così come nei precedenti, vengono tralasciati altri oggetti o prodotti di potenziale valore, se rivenduti.
Fatta eccezione per il furto nella rivendita di biciclette nell’area industriale, gran parte dei colpi messi a segno hanno provocato danni ai locali, anche costosi da riparare, ma bottini spesso di qualche centinaio di euro.
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