Greccio, Carlotta Proietti al concerto di Nicola Piovani che ricorda: «Gigi era un gigante e un grande amico»

Carlotta Proietti a Greccio
di Sabrina Vecchi
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Mercoledì 30 Agosto 2023, 10:17 - Ultimo aggiornamento: 11:32

RIETI - Molte volte le storie si intrecciano anche in platea, e non solo sul palcoscenico. Lo si capisce dagli sguardi degli spettatori, dai loro applausi, dall'intensità con cui osservano l'artista oppure commentano tra loro, nel buio della sala. Negli occhi di Carlotta Proietti, figlia di Gigi, c'era tanto di tutto domenica sera, mentre assisteva a Greccio allo spettacolo del maestro Nicola Piovani. Una presenza discreta la sua, "sono qui per amicizia e ammirazione", mimetizzata tra il pubblico tutto preso dalle note del Premio Oscar. Per la vita di Carlotta il maestro Piovani è stato un punto fermo. Suo padre e il compositore iniziarono una lunga collaborazione artistica nel 1989, con lo spettacolo musicale "I sette re di Roma" scritto da Luigi Magni e per la regia di Pietro Garinei, che infiammò per tante stagioni il "tempio del musical", il teatro Sistina di Roma, per poi diventare un successo noto ovunque. Gigi Proietti interpretava tredici personaggi e cantava su tantissime musiche, tutte composte da Piovani. "Era un grande amico - ha ricordato il maestro - un gigante con tante facce e tanti aspetti, un artista multiplo. Quel musical fu un'esperienza bellissima, vivemmo insieme tante settimane, tra prove e discussioni". Da allora, la loro arte si incontrò tantissime volte, fino ai tempi più recenti.

Il musicista lo volle nel suo album "Piovani Cantabile", dove l'attore interpretava l'esilarante "Gasparì à Paris", Proietti lo ospitò nel suo show "Cavalli di Battaglia", in cui fu la stessa Carlotta a cantare "Beautiful that way", tratta dalla colonna sonora del film "La vita è bella" che gli valse l'Oscar. Due artisti legatissimi nella vita e nel lavoro, mai prevaricanti l'uno sull'altro nonostante i caratteri di spiccato carisma. Gigi Proietti volle fortemente il Globe Theatre di Villa Borghese, un teatro shakespeariano, replica fedele del Globe Theatre di Londra. Ne fu direttore artistico, lo amò profondamente. Dopo la sua morte il direttore artistico è proprio Nicola Piovani, che lo porta avanti nel pieno rispetto dell'intento del fondatore e insieme a tutta la famiglia Proietti. Proprio su quel palco ligneo fu allestita una serata in suo onore, con gli omaggi dei suoi cari: al pianoforte sedette il maestro, per accompagnare Carlotta sulle note di quella "Serenata sincera" che suo padre amava tanto, al punto che la cantava sempre, non solo in scena ma anche al ristorante dopo gli spettacoli. Ad accompagnarlo, c'era quasi sempre il suo amico compositore. Insomma, come da principio, lo spettacolo non è solo sulle assi del palcoscenico, a saper guardare bene. E forse anche da queste poche righe si spiega quel luccichio negli occhi di Carlotta, che non era solo il riflesso delle stelle di Greccio.

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