Rieti, coronavirus: ristoranti,
bar e pub, soluzioni per il rilancio
Le misure del Comune di Rieti

Ristoranti
di Giacomo Cavoli
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Giovedì 14 Maggio 2020, 00:53 - Ultimo aggiornamento: 15:12
RIETI - Coronavirus. Summit tra le associazioni di categoria di ristoranti, bar e pub, gli enti pubblici e i quattro parlamentari reatini.
La nota Inail sui protocolli per la riapertura, il decreto Rilancio, spunti per emendamenti e visioni di un lavoro che non sarà più uguale a prima. Ieri pomeriggio sono stati circa 130 i partecipanti – moderati dal presidente provinciale dei Consulenti del lavoro di Rieti, Rodolfo D’Aquilio - alla videoconferenza di oltre quattro ore organizzata dal ristoratore di “Colle Aluffi” Carlo Stocco, de “La Foresta” Antonio Di Carlo e da Simone Cocco di “La Gardenia”, con il supporto dello studio legale romano “Pizzuti”, per dare voce unanime al dramma dell’enogastronomia e delle attività di ristorazione di Rieti e provincia.

Gli ammortizzatori
«Non c’è stato un alleggerimento della burocrazia, con lungaggini sulla cassa integrazione – denuncia Davide Bianchino di Federlazio Rieti - Si è iniziato a dare il via libera al finanziamento di 25 mila euro, ma tante aziende si sentono rispondere che non è possibile avere il finanziamento del 25 per cento sull’ultimo fatturato. Anche se dovesse partire ora, a giugno sarebbe troppo tardi». «Nel reatino ci sono 1.300 aziende e 3.500 lavoratori coinvolti dall’emergenza, con 1.088 casse integrazioni in deroga – riassume l’assessore regionale al Lavoro, Claudio Di Berardino – La Regione ha lavorato tutte le pratiche che le aziende hanno fornito e le ha trasmesse all’Inps. Abbiamo fatto accordi per fare in modo che i lavoratori possano avere anticipazioni da banche e poste in caso di ritardi dell’Inps». «Equipareremo le attività artigianali a quelle commerciali e le aree private alle pubbliche – annuncia il vicesindaco Daniele Sinibaldi – Come Comune stiamo facendo quello che possiamo, ma se lasciano a noi l’onere e la tensione di questi momenti non ne usciamo».
Michele Casadei (Federalberghi Rieti) e il presidente della Provincia Mariano Calisse lavorano in tandem: «La provincia può rinascere con il turismo – rilancia Casadei – Abbiamo una bassa densità abitativa e questo può favorire il distanziamento sociale: dobbiamo comunicare che abbiamo un territorio bellissimo e formare in questo senso gli albergatori grazie a nuovi strumenti». «Molti luoghi della provincia si conoscono solo grazie ai locali che ci sono – osserva Calisse - Stiamo cercando di coordinare i Comuni soprattutto per i tributi locali, ma non possiamo abolirli. Mi aspetto un decreto che allenti il distanziamento sociale per le zone montane: per questo metteremo a disposizione 30 mila euro a fondo perduto per una strategia di marketing che elevi il distanziamento sociale della provincia».

Gli onorevoli
«Lavoriamo sul fondo perduto e sull’abolizione dell’Irap di quest’anno e di inizio 2021 – spiega Fabio Melilli (Pd) – Purtroppo, con il piano di rientro Rieti ha meno margini per lavorare. Apprezzo gli sforzi per allargare spazi all’aperto: in questa prima fase è necessario, ma non possiamo dimenticare chi non riaprirà. Siamo pieni di valutazioni dei tecnici, ma le decisioni le prende la politica». Gabriele Lorenzoni (M5S) annuncia la parziale modifica del credito d’imposta: «Sarà eccepibile o al locatore o aduna banca: lo abbiamo introdotto anche sulle misure di sanificazione e di distanziamento che i gestori dovranno attuare nei locali».
Poi tira fuori il suo casereccio consiglio su come ottenere finanziamenti dalle banche: «Nella Rieti del 2008 e 2011 un imprenditore trovava molta più difficoltà di adesso nell’ottenere un prestito. Ora invece sono garantiti, ma se la banca ci mette troppo tempo suggerisco di cambiarla per trovarne una più solida che possa farli. Le banche sono soggetti privati che fanno le loro valutazioni e speriamo che con il Movimento si possa istituirne una italiana di investimenti». Per Paolo Trancassini (Fratelli d’Italia), gestore del centenario “La campana” a Roma, «la nota Inail non può essere pensata e data in pasto alla gente. C’è la presunzione che basti fornire una data per ripartire, ma la nostra categoria riuscirà a lavorare quando riprenderanno tutti gli altri. Abbiamo bisogno che il credito d’imposta sia dato al locatore e non all’affittuario: da quello che dice Lorenzoni, la nostra richiesta è stata accolta a metà».
Alessandro Fusacchia, transitato da Più Europa al Gruppo Misto, sposta il focus sulla necessità di creare una nuova offerta, partendo da un dato: «Un’indagine spiega come la metà dei cittadini non tornerà subito in musei e cinema perché ha paura ed è un rischio che corre anche la ristorazione. Aiutiamoci a capire come si possa costruire a Rieti un lavoro che offra alle persone la possibilità di fare nuove esperienze, perché altrimenti non ce la facciamo».

Le misure del Comune di Rieti
Si è tenuta questa mattina, alla presenza dell’assessore alle attività produttive Daniele Sinibaldi e dell’assessore all’urbanistica Antonio Emili, una riunione congiunta della Commissione Consiliare Pianificazione, Lavori pubblici, Ambiente e Territorio e della Commissione Consiliare Modifiche statutarie, elaborazione, proposizione e revisione dei regolamenti comunali, presieduta dal consigliere Matteo Carrozzoni, per discutere delle modifiche al regolamento per l’occupazione di suolo pubblico mediante l’allestimento di dehors stagionale e continuativi.
La modifica al regolamento permetterà l’estensione dell’attività di somministrazione su suolo pubblico e privato, in maniera totalmente gratuita, l’equiparazione delle attività artigianali a quelle commerciali per quanto riguarda l’installazione di tavoli e sedie ed altre agevolazioni per le attività, oltre a fornire dei modelli di richiesta semplificati. “Era uno degli impegni che avevamo assunto con i titolari di bar, ristoranti e attività artigianali nel corso delle recenti riunioni sull’emergenza Coronavirus-Covid19 – spiegano il Vicesindaco Daniele Sinibaldi, l’assessore Antonio Emili e i presidenti delle Commissioni, Matteo Carrozzoni e Fabio Nobili – Come Comune stiamo facendo il possibile per sostenere uno dei settori più colpiti dalla crisi e queste misura, che si aggiungono ad altre come l’esenzione totale della tassa di occupazione di suolo pubblico, vanno incontro alle richieste dei commercianti e piccoli imprenditori. Ora le modifiche dovranno ottenere l’approvazione del Consiglio comunale ma stiamo già procedendo con le istruttorie per le autorizzazioni dei dehors di cui è pervenuta richiesta”.
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