Rieti, casa della salute di Magliano,
Asl: «No reparti Covid, lavoriamo
a sviluppo articolato dei servizi»

Rieti, casa della salute di Magliano, Asl: «No reparti Covid, lavoriamo a sviluppo articolato dei servizi»
3 Minuti di Lettura
Venerdì 24 Aprile 2020, 14:26 - Ultimo aggiornamento: 14 Febbraio, 14:16

RIETI - «La Casa della Salute di Magliano Sabina deve continuare a dare una risposta concreta, competente e adeguata ai diversi bisogni di assistenza», lo scrive la Asl in una nota. «La Direzione Aziendale continuerà sulla strada già intrapresa, dotando la Struttura di ulteriori servizi e tecnologie per migliorare ulteriormente i diversi bisogni di assistenza. In tal senso, la Direzione Aziendale della Asl di Rieti è convinta che la Casa della Salute di Magliano Sabina possa integrarsi con le attività svolte dall’ospedale de’ Lellis di Rieti così da diventare sempre più un punto di riferimento per le prestazioni di media e bassa complessità erogabili grazie ad un continuo miglioramento strutturale, tecnologico e organizzativo».

«L’esperienza della pandemia -prosegue la nota - sta dimostrando che abbiamo bisogno di dislocare prontamente servizi ed attività su più strutture, in modo da rendere flessibile l’offerta e garantire un dimensionamento delle attività separato, tra attività protette per pazienti infetti ed attività per pazienti non infetti. La dislocazione dell’ospedale di Magliano, ora Casa della Salute, diventa un fattore strategico nella progettazione e programmazione della Rete dei servizi sia ospedalieri che ambulatoriali. Ora più che mai c’è bisogno di pensare ad un sistema flessibile, in grado di mutare e dimensionarsi sulle necessità emergenti. L’integrazione tra strutture diventa così un imperativo non più rinviabile per garantire criteri di presa in carico diversificata non più solo in base all’intensità di cura, ma anche in base alle necessità di confinamento ed isolamento nelle cure».

«Sicuramente la struttura di Magliano Sabina non può essere utilizzata per attività di isolamento e per questo che abbiamo risposto no ad una proposta di reparti Covid a Magliano. E’ necessario invece, attraverso un processo aperto e condiviso, implementare tutte le attività e i servizi per proseguire sulla strada già tracciata, che ha portato all’introduzione di importanti specialità quali la Cardiologia, Chirurgia Generale, Chirurgia Vascolare, Dermatologia, Diabetologia, Endocrinologia, Fisiatria, Ginecologia, Nefrologia, Neurologia, Odontoiatria, Ortopedia, Oculistica, Otorino e Urologia, oltre all’apertura dello sportello PUA, e alla sede dell’UCP per i percorsi condivisi sulla gestione dei pazienti cronici. La struttura di Magliano può rappresentare una grande opportunità per delocalizzare attività e servizi per il de Lellis. Questo abbiamo risposto a chi, nelle diverse interviste, ci ha chiesto cosa pensavamo sulla attivazione dei reparti Covid a Magliano. Non siamo d’accordo sui reparti Covid - conclude la nota - ma invece pensiamo per Magliano ad uno sviluppo più articolato nella Rete dei servizi ospedalieri in linea con quanto abbiamo già fatto fino ad oggi».

© RIPRODUZIONE RISERVATA