Ascolta musica a tutto volume in carcere a Rieti, protesta Sappe: «Necessario avvicendare comandante e direttore»

Ascolta musica a tutto volume in carcere a Rieti, protesta Sappe: «Necessario avvicendare comandante e direttore»
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Domenica 12 Novembre 2023, 13:42

RIETI - Ascolta musica ad altissimo volume,dando fastidio ai compagni e al personale ma nessuno interviene: a raccontarlo è il Sappe: ad un detenuto di origini nordafricane, ristretto presso il Reparto detentivo G, la direzione della struttura ha autorizzato la detenzione in cella di una «cassa acustica compresa di chiavetta Usb» contenente brani musicali originari del Continente africano.

Maurizio Somma, segretario nazionale del Sappie, spiega che «il detenuto, in barba a tutte quelle che sono le regole della detenzione, continua quotidianamente ad usufruire dell'oggetto autorizzato per creare baldoria all'interno della sezione dove egli è stato ubicato. Per quanto ci è stato detto, si tratta di un detenuto facinoroso, autore di quotidiane infrazioni disciplinari nonché di minacce e tentativi di aggressione al personale di Polizia Penitenziaria che opera presso la struttura Penitenziaria. Sembra che la stessa Direzione carceraria non intervenga, lasciando correre ogni tipo di infrazione commessa da quest'ultimo».


Per il sindacato autonomo di Polizia Penitenziaria, prosegue Somma, «questi soggetti andrebbe applicata immediatamente la misura dell'articolo 14bis Ordinamento penitenziario, in modo tale da riuscire a dare un'indicazione mirata a tutti quei detenuti i quali pensano che il carcere sia una piazza dove fare ciò che si vuole.

La denuncia del Sappe è ferma nel condannare tali atteggiamenti da parte dei reclusi ma allo stesso tempo condanniamo l'inerzia della Direzione della Casa Circondariale di Rieti, che sta facendo orecchie da mercante su tutto quando sta accadendo al suo interno».


Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, avverte: «Segnaleremo nelle prossime ore al Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria di Roma le significative disfunzioni e inconvenienti che riflettono sulla sicurezza e sulla operatività della Casa Circondariale di Rieti e del personale di Polizia Penitenziaria che vi lavora con professionalità, abnegazione e umanità. L'episodio denunciato dai nostri segretari conferma, a parere del Sappe, come la gestione e l'organizzazione della Casa Circondariale di Rieti sono decisamente deficitarie per cui occorre che le Autorità ministeriali intervengano con la massima sollecitudine, con una ispezione interna e con l'avvicendamento del Direttore e del Comandante del reparto di Polizia Penitenziaria, che non sono in grado di fare fronte alle costanti e quotidiane criticità».

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