Il 5 marzo, la Procura generale della Repubblica presso la corte d’appello di Roma, calcolando la pena rimanente da scontare, ha emesso il provvedimento di carcerazione per la durata sopra indicata per i reati di sequestro di persona e violenza sessuale; da quel giorno appena l’atto è giunto presso gli uffici del comando Arma di Poggio Mirteto, il personale della stazione ha iniziato una serie di accertamenti riservati a cavallo tra le province di Roma e Rieti, effettuando una serie di lunghi servizi di osservazione e controllo statici e dinamici.
Nel pomeriggio del 15 marzo la svolta: i Carabinieri hanno avuto la quasi certezza che il ricercato potesse trovarsi in una comunità terapeutica per persone con problemi di tossicodipendenza situata nella periferia del comune di Palestrina. A questo punto quattro militari della stazione carabinieri di Poggio Mirteto, raccordandosi con i colleghi del posto si sono recati nel luogo probabile di presenza dell’uomo ed effettivamente lo hanno rintracciato, dando attuazione all’ordine di esecuzione per la carcerazione.
L’arrestato, che si è dimostrato da subito tranquillo e collaborativo, rassegnato a dover finire in carcere, era giunto nella struttura di cura dal giorno precedente ed occupava da solo una stanza. Dopo le formalità di rito, è stato portato in carcere a Rebibbia per scontare la pena.
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