Una scelta tecnica, quella dell’avvocato Eusebio Graziosi, suggerita dal fatto che l’ordinanza di custodia cautelare fa riferimento a diversi faldoni contenenti atti di indagine e intercettazioni telefoniche che in due soli giorni non sarebbe stato possibile consultare.
Lo stesso difensore ha confermato però la presentazione del ricorso al tribunale del Riesame sia contro l’arresto motivato con il rischio di inquinamento delle prove e di reiterazione del reato, sia contro il sequestro per equivalente (oltre 600mila euro) di beni e depositi bancari.
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