RIETI - Ora la «sua» pesante scala in ferro poggia a terra tra le macerie della zona rossa di Amatrice come un qualunque oggetto, quasi ricoperta dalla vegetazione dopo il sisma del 24 agosto 2016. Eppure quei pioli hanno salvato parecchie vite. A 84 anni allora, trovare la forza e il coraggio di un leone in mezzo ad una tempesta di tragedia e dolore: è una delle tante storie che arrivano da Amatrice, dopo la notte del terremoto. Quella di Vito Di Domenico classe 1932, nativo di Campli (Teramo), ma dal ‘52, per lavoro, amatriciano d’adozione.
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