Coronavirus: a Rieti ci si contagia di meno, nel Lazio siamo l'ultima provincia su un campione di 100 mila abitanti

Coronavirus: a Rieti ci si contagia di meno, nel Lazio siamo l'ultima provincia su un campione di 100 mila abitanti
di Antonio Bianco
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Giovedì 19 Novembre 2020, 00:10

RIETI - Il virus corre in modo diverso tra province della stessa regione. E allora succede che Rieti, nel Lazio, si posiziona meglio rispetto alle altre città per quanto riguarda i nuovi contagi negli ultimi trenta giorni su un parametro di 100 mila abitanti. E’ quanto emerge dai dati sull’incidenza dei contagi - elaborati dal Sole24ore e pubblicati ieri - relativi alle 107 province italiane. Dalla fotografia si evidenzia che il Reatino è nella parte bassa della graduatoria. Difatti, Rieti con 614,66 contagiati su 100 mila abitanti si classifica all’83esimo posto. 

Le altre. Seguono Latina con 666,26 contagiati ogni 100 mila abitanti e Roma 689,52.

La provincia reatina ha poi quasi la metà dei contagi di Viterbo (1.198,20). Mentre Frosinone ne ha quasi il doppio (1.003,21). Anche il raffronto con la vicina Terni mostra come l’indice di contagio sia maggiore nella vicina Umbria (1.174, 84). Al top tra le province italiane per numeri di contagi c’è Monza-Brianza (2.819,87), tallonata da Varese (2.746,01) e Aosta (2.672,49). In fondo alla classifica le città del sud. Ultima Vibo Valentia (146,06), inseguono Catanzaro (191,07) e Lecce (234,10). 

L’aggiornamento. I dati sul Reatino sono aggiornati all’altro ieri è non tengono in considerazione gli ultimissimi comunicati dall’Asl. Ieri ci sono stati 79 i nuovi positivi, due nuovi decessi (in ospedale) e 103 guariti. Bisogna poi tenere in considerazione il fatto che la nostra provincia, dall’ingresso in vigore del dpcm del 3 novembre, è di colore giallo. Questo significa che non è soggetta a tutte quelle restrizione cui sono sottoposte invece quelle di colore arancione e rosso.

Per le province che si trovano nella zona gialla sono previste alcune misure restrittive: i centri commerciali chiusi nei fine settimana e nei giorni festivi. Coprifuoco dalle 22 alle 5 di mattina con possibilità di spostamenti solo per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità. Didattica a distanza al 100 per centro nelle scuole superiori. Trasporto pubblico locale dimezzato (capienza massima al 50 per i bus). Chiusi musei, teatro Vespasiano e cinema. Mentre i ristoranti e bar restano aperti fino alle 22, con servizio al tavolo sospeso dalle 18.

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