Il premier Conte ad Accumoli: «No
ad altre proroghe per i danni lievi»
Proposta del sindaco di Cittareale:
contratto istituzionale di sviluppo

Il premier Conte ad Accumoli: «No ad altre proroghe per i danni lievi» Proposta del sindaco di Cittareale: contratto istituzionale di sviluppo
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Venerdì 13 Settembre 2019, 14:39 - Ultimo aggiornamento: 18:06
RIETI - Il premier Giuseppe Conte è giunto ad Accumoli, prima tappa della sua visita nelle terre colpite dai terremoti del 2016 e del gennaio 2017.

Ad Accumoli, ad attenderlo, c'erano il sindaco Franca D'Angeli, l'assessore regionale Claudio Di Berardino, il sindaco di Cittareale Francesco Nelli, quello di Amatrice Antonio Fontanella, di Leonessa Gianluca Gizzi e il Prefetto di Rieti Giuseppina Reggiani.

Quesa la dichiarazione più significativa di Conte ad Accumoli: «No ad altre proroghe per i danni lievi. Ultimo termine entro dicembre».

«A Conte ho chiesto un contratto istituzionale di sviluppo», ha spiegato il sindaco di Cittareale, Francesco Nelli. «Oggi pomeriggio - ha aggiunto il primo cittadino di Cittareale - è stata l'occasione per avviare un confronto ancora più fattivo per la ricostruzione. Per questo ho chiesto al presidente del consiglio Conte di valutare l'ipotesi di un contratto istituzionale di sviluppo che il presidente ha valutato come "strumento efficace". Il Cis è un istituto presente nel nostro ordinamento e come si legge nelle sue norme, è uno strumento che le amministrazioni competenti possono stipulare sia per accelerare l'utilizzo dei fondi strutturali europei sia per accelerare la realizzazione di nuovi progetti strategici di rilievo nazionale, interregionale e regionale, tra loro funzionalmente connessi in relazione a obiettivi e risultati. Credo che la ricostruzione e lo sviluppo economico del quale hanno bisogno le nostre aree, possano essere aiutati da questo contratto». 

IL COMMENTO DI DI BERARDINO
«L’incontro a cui ho preso parte, a Accumoli, con i sindaci del cratere e con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è stato molto positivo. In particolare, per quanto riguarda il cratere laziale, abbiamo evidenziato lo stato dell’arte sulla ricostruzione pubblica e privata, quest'ultima in forte ritardo, e abbiamo segnalato le criticità che al momento rallentano il processo della ricostruzione.

Per proseguire più speditamente nell’opera di ricostruzione, crediamo sia importante arrivare non a una norma derogatoria generale ma a provvedimenti mirati sulla base di un lavoro puntuale svolto da Regione, Ufficio speciale per la ricostruzione, struttura commissariale e sindaci. Inoltre abbiamo richiamato la necessita di intensificare il lavoro della cabina di coordinamento attraverso l'adozione di specifiche ordinanze rivolte a affrontare le varie problematiche. Al presidente Conte abbiamo poi segnalato l’esigenza di avere delle risposte in merito alla possibilità di poter utilizzare economie per circa 40 milioni di euro in modo di poter favorire i lavoratori e le imprese.

Altro tema affrontato ha riguardato la possibilità di stabilizzare il personale precario utilizzato per la ricostruzione, per permettere alle amministrazioni comunali di svolgere le attività avvalendosi di personale in servizio ormai già formato». Così iha commentato la visita ad Accumoli Claudio Di Berardino, assessore al lavoro e Politiche per la ricostruzione della Regione Lazio.
 

 
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