Il Papa ha voluto inserire nel Giubileo un momento riservato al tema carcerario, a lui molto caro. "Nei suoi viaggi apostolici ha sempre visitato diversi istituti di pena per lasciare un messaggio di vicinanza e di speranza". Monsignor Rino Fisichella ha poi raccontato di quanto Marco Pannella, il leader radicale che aveva fatto della difesa di condizioni carcerarie più umane un cavallo di battaglia, fosse contento del giubileo. "All’ultimo incontro che ho avuto con lui, alla presentazione di un libro, gli dissi: hai visto l’impegno di Papa Francesco per i carcerati? E non è finita, ci sarà un evento importante. Il suo sguardo era raggiante, e disse: Sono convinto che farà la cosa più giusta".
A San Pietro ci saranno anche tanti attivisti radicali per la quarta "Marcia per l’Amnistia, la Giustizia, la Libertà"
intitolata a Marco Pannella e Papa Francesco che si snoderà tra le vie della capitale dal carcere di Regina Coeli fino a San Pietro. "Piu' volte Papa Francesco e' stato in contatto telefonico nei mesi scorsi con condannati a morte. E questa sua vicinanza a loro non finira’ con il termine del Giubileo" ha aggiunto l’arcivescovo Rino Fisichella. Tempo addietro si era anche appellato al governo degli Usa per salvare la vita ad un detenuto nel braccio della morte, ma anche il suo intervento è rimasto inascoltato. «In San Pietro per l’occasione ci saranno detenuti con condanna definitiva all’ergastolo», ha detto il presule escludendo invece la presenza di condannati a morte «anche perche’ in Italia non c’e’ questa pena».
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