Libri scolastici, stangata per famiglie
Già partita la caccia all'usato

Il mercatino di lungotevere Oberdan
di Alessandra Migliozzi
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Sabato 27 Agosto 2011, 19:17 - Ultimo aggiornamento: 26 Settembre, 20:08
ROMA - Uno slalom fra tetti di spesa sforati e testi consigliati che poi si rivelano essere obbligatori. La corsa al libro di testo cominciata. E per le famiglie romane tutta in salita. Oltre alla temperatura ad essere rovente, in questi giorni, la spesa. Soprattutto in quelle scuole come l’Avogadro, il Mamiani, il Pasteur dove i limiti imposti dal ministero sono stati superati. All’Avogadro in alcune classi si parla di oltre cento euro di sforamento. Per le famiglie si prepara la stangata e già si corre ai ripari, nei mercatini dell’usato, come quello storico di Lungotevere Oberdan che ieri pullulava di acquirenti.



«I genitori - spiega Massimiliano Francia, banco numero 3 - si stanno organizzando e vengono sempre prima. Sanno che se si muovono in anticipo trovano più libri». Ma la riforma, raccontavano ieri le famiglie fra i banchi del mercato, ha reso le cose più difficili alle superiori. «I libri, soprattutto in prima, sono cambiati tutti - spiega Carmela C., mamma di uno studente del Vivona -. Sono nuove edizioni. E poi c’è questa novità del multimediale, che rende difficile il ricorso all’usato. Il ministero fa bene ad annunciare controlli nelle scuole che sforano. Almeno si rispettino i tetti di spesa».



Altro problema. Il libro consigliato. «Con questo escamotage - sottolinea Emilia De Angeli, mamma di uno studente del Talete del primo anno - la spesa sembra inferiore. Poi però li devi comprare. In effetti mi sembrava strano che un’antologia di italiano e una grammatica di inglese potessero essere solo consigliati. Spenderò 280 euro per i libri di base, poi devo aggiungere i dizionari e i consigliati». Il conto finale lievita fino a 400 euro e oltre.



Fra i banchi c’è chi invoca e chi batte sul comodato d’uso. «Sarebbe ideale - spiega Stefania Turchi, mamma di uno studente del Pasteur - anche perché con i libri poi che ci facciamo a casa? Molti non si possono più rivendere dopo pochi anni. Io dovrò spendere 240 euro per una quarta dello scientifico. Un salasso. Poi ci sono i materiali per la didattica e arriverò a 350 euro di spesa. Siamo una famiglia mono reddito, ma abbiamo il mutuo e tanto basta per non farci accedere al buono libro».



Paolo Piscicelli e sua moglie ieri erano a caccia di libri: «Ci siamo mossi con largo anticipo per trovare l’usato - spiegano -. Delle medie non prendono indietro niente. Ma almeno per la seconda superiore abbiamo risparmiato». Un altro papà, Antonello Bartolomei si aggira grondante fra i banchi con un bustone pieno: ci sono dentro i libri per le sue tre figlie. Due vanno alle medie, una alle superiori. «Si spende tanto e per una famiglia come la nostra - racconta - si mettono in conto 600 euro fra libri e materiali a settembre. È un bel pezzo di stipendio che se ne va insieme a bollette e spesa per la casa. Ovviamente alle superiori il tetto è stato superato, lo fanno spesso».



Roberto Sebastiani, un altro papà parla di «edizioni che cambiano solo all’apparenza e con troppa frequenza. E poi bisogna dire basta allo sforamento dei tetti». Intanto è già nota la lista nera dei testi introvabili nell’usato. «Sono soprattutto i vari libri di matematica di Bergamini - spiega sempre Francia dal banco 3 - che sono molto richiesti e che sono presenti con vari confezionamenti e moduli sul mercato. Anche Testi e scenari di Panebianco è molto richiesto. Difficili da trovare poi alcuni libri di arte in tomi: l’autore è lo stesso ma la confezione del libro cambia a seconda dell’indirizzo».
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