Elementari, il caso bonus-libri «Famiglie a rischio stangata»

Elementari, il caso bonus-libri «Famiglie a rischio stangata»
di Pier Paolo Filippi
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Sabato 14 Settembre 2019, 09:38 - Ultimo aggiornamento: 09:51


Gli alunni delle scuole elementari di Roma rischiano di iniziare il nuovo anno senza libri di testo gratis. Già in questi giorni, infatti, diversi librai della Capitale si stanno rifiutando di consegnare i testi alle famiglie che si presentano nei negozi con le cedole per il prelievo. A scatenare la protesta dei negozianti, la mancanza di garanzie da parte del Campidoglio circa il rimborso nei tempi di legge delle spese sostenute per acquistare i libri da distribuire alle famiglie dei circa 125mila alunni delle scuole primarie della Capitale.
«I rimborsi delle fatture 2018-2019 sono arrivati solo ad aprile - spiega Maurizio Piscetta, presidente del Sindacato librai (Sil) di Confesercenti Roma - Un ritardo che provoca pesanti danni considerato che ogni anno anticipiamo al Campidoglio circa 9 milioni. E pochi giorni fa, in un incontro con lo staff dell'assessore alla Scuola Laura Baldassarre, il Comune si è rifiutato di mettere per iscritto l'impegno a rimborsarci nei termini previsti dalla legge, ossia 30 giorni». Il sindacato, così, ha deciso di lasciare liberi i propri associati di fornire o meno i libri gratuitamente. Se qualche negoziante si sta già rifiutando di dare i libri gratis, «a metà ottobre potremmo tutti quanti interrompere la fornitura». In pratica, i negozianti intendono mettere alla prova il Campidoglio.

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PERICOLO BLOCCO
Da lunedì prossimo, cominceranno a inviare le fatture al Comune e se allo scadere del trentesimo giorno non saranno arrivati i rimborsi, la distribuzione dei libri gratuiti si fermerà totalmente con il rischio di generare il caos perché «il grosso della distribuzione viene effettuato proprio nel mese di ottobre». Sul piede di guerra anche i negozi aderenti ad Ali Confcommercio Roma. «Le piccole librerie di quartiere vivono sui libri scolastici - spiega il presidente Alessandro Alessandroni - Molti, pur di non dover attendere mesi i rimborsi, stanno rinunciando a lavorare sulla distribuzione dei libri». Questa situazione si ripercuote anche sulle famiglie. «I genitori che stanno ordinando i libri in anticipo lamentano che alla consegna della cedola ai librai stanno ricevendo buoni da spendere e non un rimborso in contanti - spiega Ilaria Piccolo, consigliere comunale Pd - L'amministrazione Raggi ancora una volta riesce a peggiorando anche servizi che hanno sempre funzionato». La stessa situazione, oltre che per i testi gratuiti delle elementari, riguarda anche le agevolazioni per i libri delle scuole medie per le famiglie con un reddito Isee basso. Anche in questo caso, se il Comune non rimborserà celermente i bonus libro le famiglie non potranno più accedere agli sconti.

LE CRITICHE
Intanto cresce la protesta delle famiglie rimaste fuori dalle agevolazioni per le mense scolastiche, settore già alle prese con le difficoltà del bando per il nuovo appalto. Quest'anno il termine per la richiesta di agevolazioni è stata anticipata da settembre a luglio spiazzando numerose famiglie. Non tutte le scuole hanno dato adeguata comunicazione così molti hanno trovato la procedura online chiusa. Il problema riguarda 1.000-1.500 famiglie che adesso chiedono una proroga. La questione sarà affrontata anche dall'Assemblea capitolina. «Nella prossima seduta - afferma la consigliera dem Valeria Baglio - presenteremo una mozione che proporrà di prorogare la scadenza per la presentazione dell'Isee delle famiglie al 30 settembre (considerati i gravi disagi registrati nella presentazione delle domande anticipata quest'anno al 31 luglio) e continueremo a pretendere che la vicenda della mense scolastiche torni sui binari della razionalità al più presto. Per quanto riguarda invece il problema delle supplenze, Campidoglio e sindacati hanno comunicato che «per l'avvio dell'anno educativo e scolastico 2019 2020 sono stati individuati tutti gli strumenti, in tema di sostituzioni di educatrici e insegnanti, funzionali a garantire una corretta erogazione del servizio».

(3-continua)
 

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