Tod’s, Armani, Etro: il look è da ministre

Tod’s, Armani, Etro: il look è da ministre
di Maria Latella
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Sabato 22 Febbraio 2014, 12:30 - Ultimo aggiornamento: 12:31
​Un nuovo governo e met sono donne. Come le vestiamo? Etno-chic Etro per Marianna Madia, altero-sofisticato di Tod's per Maria Elena Boschi. Il resto scopritelo leggendo.

Nelle sfilate che si rincorrono a Milano, i giornalisti (francesi e soprattutto anglosassoni) chiedono come sarà l'Italia di Matteo Renzi. E anche i nomi pesanti del sistema moda italiano, da Giorgio Armani a Diego Della Valle, nel backstage non si negano un commento a una giornata speciale. «Renzi ha di fronte a sè un'occasione unica: questo Paese può cambiare, già nei primi tre mesi si può invertire il senso di marcia» osserva Diego Della Valle. Ministri giovani, qualcuno inesperto? «Preferisco un ministro giovane che ha voglia di imparare a un esponente del vecchio potere interessato a lasciare le cose come stanno», è la replica di Della Valle. Giorgio Armani si dice curioso del nuovo governo, apprezza il fatto che Renzi abbia ricevuto i vertici della Camera nazionale della moda: «Ora bisogna rivedere il costo del lavoro. Speriamo che stavolta le istituzioni prendano davvero sul serio la moda. E'il nostro petrolio».

IL BORDEAUX

Anche ieri le sfilate milanesi hanno confermato il grande sforzo dei nostri brand per riuscire a piacere, a sedurre. Nei dettagli come negli accessori.

Tod's ha presentato la nuova collezione firmata Alessandra Facchinetti nel suo Italian set, una villa immaginaria dove le poltroncine di velluto rosso sono di Giò Ponti e i divani di tessuto bordeaux sono pezzi che tutti vorrebbero nelle loro case. E' il mondo del gusto italiano, l'arte italiana che il set Tod's illustra con un taglio dorato di Fontana e una tela di Renato Boldini.

L’AUTOREVOLEZZA

La signora Tod's ha il senso del colore e una passione per il taglio perfetto, chirurgico quasi. E poiché il made in Italy andrebbe sostenuto, cosi come in Francia le ministre vestono Dior o Louis Vuitton per promuovere i loro brand, io vedrei bene Maria Elena Boschi neo ministro delle riforme col tailleur pantalone azzurro della nuova collezione Tod's o con la giacca di pelle sottile e bordeaux: trasmette elegante autorevolezza solo a guardarla. Nelle riunioni del consiglio dei ministri, la Boschi in pelle Tod's ridurrebbe al silenzio i colleghi e otterrebbe un rapido consenso alle riforme.

Si diceva che ogni collezione si sforza di sottolineare le novità. In quella di Emporio Armani colpisce l'attenzione agli accessori: ogni abito ha una scarpa diversa e tutte molto accattivanti, dal mocassino con le perle, alla vernice nera a pois, ai boots di vernice bianco e nera (assai seducenti). Nelle istituzionali serate che la attendono, la neo responsabile esteri Federica Mogherini potrebbe scegliere uno dei tanti, perfetti abiti di velluto nero che Emporio Armani prevede per la sera. Un'eleganza leggera, perfino istituzionale, ma riconoscibile come Armani (e dunque come italiana) a un miglio di distanza.

VERDE BOSCO

Marianna Madia, neo ministro della semplificazione e della P.A. ha una naturale inclinazione per l'etno-chic e dunque la collezione di Etro per l'inverno 2015 sarebbe indubbiamente di suo gusto. La vedrei bene calata nei preziosi cappotti color verde bosco tutto un ricamo e le starebbe bene anche il gilet bordeaux di montone rovesciato, portato su abiti che per Etro saranno sempre sotto il ginocchio e indossati con stivali di camoscio a tacco alto.

La neo ministra della Difesa, Roberta Pinotti, donna d'ordine, alta e slanciata, farà la sua figura con i tailleur maschili di Les Copains, mentre alla confermata Beatrice Lorenzin, stimata ministra della Sanità si potrebbe forse consigliare, per una serata fuori servizio, uno dei kimoni neri e oro che hanno caratterizzato il nuovo corso di Blumarine. Il brand di Anna Molinari ha cambiato strada, avvertendo la necessità di aggiornare lo stile coerentemente ai nuovi mercati.

A proposito di mercati, quali tengono e quali flettono? Per Andrea Della Valle e il suo gruppo la Cina è sempre una certezza, il Brasile una scommessa ma è agli Emirati arabi, a Dubai, al Qatar che la moda italiana dovrà guardare nell'anno che verrà.
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