Leggi anche: Direzione Pd, è guerra di numeri. Scontro su lista di pro-M5S
Un tentativo per ricucire gli strappi è rappresentato dal documento messo a punto da Lorenzo Guerini e che circola tra gli eletti. L’ex capogruppo è vicino a Renzi, ma dalla sua ha la capacità di aver di fatto ottimi rapporti con tutti gli altri leader del partito. Nel documento si dice no a governi guidati da Salvini o Di Maio e si rilancia il governo per le riforme.
Il timore è che tutto si risolva con la conta interna, se non sulle alleanze, sul ruolo e sulla durata della segreteria Martina. Una spaccatura che renderebbe il partito ingestibile e sostanzialmente inutile per qualunque alleanza e governo. Compreso quello per le riforme.
© RIPRODUZIONE RISERVATA