Nomine, Marcegaglia presidente Eni, Moretti passa a Finmeccanica. Alle Poste Todini-Caio

Nomine, Marcegaglia presidente Eni, Moretti passa a Finmeccanica. Alle Poste Todini-Caio
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Lunedì 14 Aprile 2014, 16:19 - Ultimo aggiornamento: 15 Aprile, 08:40

E' arrivata la rivoluzione al vertice delle societ partecipate dallo Stato.

Alla presidenza dell'Eni arriva l'ex numero uno di Confindustria, Emma Marcegaglia; a quella dell'Enel approda Patrizia Grieco, attualmente a capo di Olivetti; per le Poste, infine, è stata scelta Luisa Todini, ora nel cda della Rai e con un passato su posizioni di centrodestra. L'unico presidente della vecchia guardia che conserva il posto, confermando quindi ampiamente il toto-nomine impazzato nei giorni scorsi, è Gianni De Gennaro, che rimane a Finmeccanica.

Quattro volti nuovi, o in qualche caso semi-nuovi, invece, per la posizione di amministratore delegato. All'Eni e all'Enel finisce l'era rispettivamente di Paolo Scaroni e Fulvio Conti, che vengono sostituiti da due interni: al gruppo petrolifero viene promosso Claudio Descalzi, artefice della grande fortuna nell'esplorazione del Cane a sei zampe e unanimemente considerato il delfino del precedente a.d, mentre al gruppo elettrico Francesco Starace conquista la poltrona principale dopo aver gestito con successo il business delle rinnovabili con Enel Green Power. Le recenti polemiche sullo stipendio non hanno evidentemente influito sul destino di Mauro Moretti, che da amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato trasloca con la stessa posizione a gestire le complesse sfide, trasporto ferroviario in testa, che si trova ad affrontare Finmeccanica, dove è stato preferito all'interno Giuseppe Giordo; alle Poste, infine, un'altra conferma delle indiscrezioni, con mister Agenda digitale, Francesco Caio, che la spunta su un altro nome circolato con insistenza, quello dell'ad dell'Espresso Monica Mondardini.

Oltre a Todini e Caio, nel cda ci sono Roberto Rao, Antonio Campo dall'Orto e Elisabetta Fabbri.

Gli stipendi Per quanto riguarda gli emolumenti previsti per i nuovi Presidenti di Enel, Eni, Finmeccanica e Poste Italiane, si proporrà all'assemblea delle società che il compenso annuo sia fissato nella cifra di 238mila euro annui lordi. Lo comunica Palazzo Chigi in una nota.

Del Rio commenta «È molto importante che si sia scelto di chiamare al servizio delle più grandi aziende del Paese uomini e donne che hanno dimostrato di essere manager capaci» e la nomina di tre donne come presidenti è «un fatto che segna una rivoluzione culturale». Lo afferma il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio a Porta a Porta.

Parla Renzi «Sono particolarmente soddisfatto per la forte presenza femminile, segno di un protagonismo che chiedeva da troppo tempo un pieno riconoscimento anche da parte del settore pubblico, in linea, anzi all'avanguardia, rispetto alle migliori esperienze europee ed internazionali». Lo dice il premier Matteo Renzi, dopo l'annuncio delle nomine

In mattinata il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha ricevuto Renzi al Quirinale. L'incontro è servito per una ricognizione sugli sviluppi della politica economica del Governo, anche all'indomani degli incontri internazionali a cui ha partecipato il ministro dell'Economia Padoan (l'altro ieri era a Washington al Fondo Monetario Internazionale). Lo riferiscono fonti del Quirinale precisando che ieri c'era stata anche una telefonata tra Renzi e Napolitano nella quale il premier lo aveva informato sull'Expo.

Incontro Napolitano-Scaroni Il presidente della Repubblica ha poi ricevuto al Quirinale l'ad di Eni Paolo Scaroni, il quale ha esposto a Napolitano la situazione degli approvvigionamenti energetici per l'Italia e per l'Europa.

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