ROMA - L'intento dichiarato è quello di combattere la pedofilia. Di fatto, invece, il gruppo di neonazisti russo Occupy Paedophilia mette in atto torture e sevizie sui membri della comunità Lgtb. Uno dei leader, Maxim Martsinkevich, è stato arrestato a Cuba. Martsinkevich, meglio conosciuto con il sinonimo di Slasher, era solito torturare le sue vittime, umiliarle e poi postare foto e video su Vk.com, social network russo.
Il fondatore di Occupy Paedophilia è stato raggiunto da un mandato di cattura dell'Interpol mentre era in un hotel dell'Avana. A far scattare l'arresto, la denuncia di un ragazzo iracheno residente in ucraina, vittima dell'estremismo di Slasher.