Schiavizza» una donna e la tortura per 10 anni: «Se parli stermino la tua famiglia»

Nicholas Allen Talbot
di Federica Macagnone
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Sabato 24 Gennaio 2015, 16:07 - Ultimo aggiornamento: 25 Gennaio, 19:59
Per 10 anni Nicholas Allen Talbot ha abusato della sua vittima ricattandola e facendole credere di non avere via di scampo. Per 10 anni lei, una donna di 32 anni,



ha accettato di subire le torture per proteggere la sua famiglia che, a detta del suo aguzzino, sarebbe stata sterminata se solo avesse aperto bocca per raccontare quello che era costretta a subire.



Nicholas Allen Talbot, 35 anni, di Lincoln, nel Nebraska, ha tenuto per un decennio la donna come sua schiava. Per anni lei ha taciuto le torture con la paura che quell'uomo potesse fare male alla sua famiglia, credendo di non avere via d'uscita da quell'incubo: Nicholas si è finto membro di una gang di cui faceva parte anche la polizia che, dunque, non sarebbe mai intervenuta per salvarla.



Le torture sono rimaste segrete per anni fino a lunedì, quando la donna si è presentata da Kathy Gouin, reverendo della Lincoln Foursquare Church, ha raccontato tutto e ha mostrato le ferite sul corpo. Secondo il racconto della vittima, l'uomo l'avrebbe incastrata facendole firmare un “contratto di schiavitù” dicendole che era valido per legge: se non voleva vedere uccisi tutti i membri della sua famiglia doveva sottostare al ricatto. «Mi disse che io potevo godere solo dei diritti che lui mi avrebbe concesso – ha racconto la vittima – Poi mi afferrò un braccio e con un pennarello nero scrisse “Proprietà di Nick”».



Da allora sono iniziate le torture: una o due volte al giorno la vittima era costretta a bere la sua urina, era abusata e i segni erano visibili sul corpo. La donna ha mostrato al reverendo sei bruciature di sigaretta sulla schiena e le ferite provocate da un accendino tenuto acceso sotto la natica destra. Sul seno destro un livido risalente al 15 gennaio, provocato dall'aguzzino con la punta di un cacciavite.



«Le ferite erano orribili - ha raccontato il reverendo, che ha aiutato la donna a rivolgersi alla polizia – La vittima è una donna innocente, molto dolce e vulnerabile. Crede in tutto ciò che le dicono: è sconcertante approfittare di una persona del genere».



La polizia ha arrestato Talbot con l'accusa di violenza domestica. L'uomo è in carcere con una cauzione fissata a 25mila dollari. Nel 1998 l'uomo era finito dietro le sbarre per aver aggredito sessualmente un bambino per due volte.