A rimarcare il profilo identitario di M5S che comprende l'insistenza sul tema delle libertà democratiche e dei diritti umani. «Sono al Cairo - dice Fico dall'Egitto - perché sul caso Regeni c'è stallo. Ad Al Sisi sto ricordando che il ragazzo italiano è stato pedinato, sequestrati, torturato e ucciso, cose che lui sa benissimo. Ma adesso servono i fatti. C'è stata una vera e propria rete che si è attivata per questo crimine, ci sono nove persone individuate nel corso delle indagini, vanno perseguite. Servono passi avanti».
Questo tour di Fico dunque serve a una buona causa e serve anche al ruolo di presidente e di politico che l'esponente grillino si sta dando. Non sparire nell'ingessatura istituzionale, ecco. E rientra in questo sforzo anche la partecipazione di Fico sabato prossimo ad Atreju, la festa di Fratelli d'Italia.
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