Dopo essere stata detronizzata, la giovane era stata denunciata da alcuni «veterani» del colpo di stato, che si erano ritenuti offesi dal post. Esen aveva negato ogni intento offensivo. I giudici dovranno decidere entro 15 giorni se incriminarla.
«Ho avuto il ciclo la mattina del giorno dei martiri del 15 luglio. Lo celebro sanguinando come se fosse il sangue dei nostri martiri», aveva scritto Esen la scorsa estate nel post, poi cancellato, suscitando una bufera di polemiche sul web. La vicenda ha riportato al centro delle cronache il caso di un'altra ex miss Turchia, Merve Buyuksarac, condannata lo scorso anno a 14 mesi con pena sospesa per aver offeso, sempre sui social network, il presidente Recep Tayyip Erdogan.
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