Successivamente il presidente del Parlamento gli aveva irrogato varie sanzioni come la perdita del suo diritto all'indennità di soggiorno per un periodo di dieci e di trenta giorni e la sospensione temporanea della sua partecipazione a tutte le attività del Parlamento per cinque e dieci giorni consecutivi, fatto salvo l'esercizio del diritto di voto in plenaria. Inoltre, nell'ambito della decisione del 14 marzo 2017, il presidente del Parlamento aveva vietato al deputato di rappresentare il Parlamento per un periodo di un anno.
Il tribunale Ue considera che, malgrado il carattere particolarmente scioccante delle dichiarazioni rilasciate da Korwin- Mikke, in assenza d'infrazioni all'ordine o di turbativa dell'attività del Parlamento le disposizioni pertinenti del regolamento interno del Parlamento non consentivano di sanzionare un eurodeputato per le dichiarazioni rilasciate nell'ambito delle sue funzioni parlamentari.
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