Un ventiduenne arabo israeliano è morto - secondo una prima ricostruzione - colpito dalle pallottole della polizia mentre fuggiva nel villaggio di Kfar Kanna, dopo aver sferrato colpi con un coltello all’auto di pattuglia.
Le indagini partono da un video in cui si vedono gli agenti scendere dal veicolo e fare fuoco nella direzione del giovane. Il ragazzo è a terra e viene arrestato. Il 22enne è poi portato dai poliziotti in ospedale dove però morirà. L’episodio è accaduto in un villaggio arabo nel nord dello Stato ebraico. La fonte del video non è nota, ma pare sia la ripresa di una telecamera di sicurezza. La poca chiarezza sulla dinamica degli eventi ha fatto scattare un’indagine di polizia sulla sparatoria per accertare che sia stato seguito un protocollo corretto. Nelle ore successive, a seguito delle diffusione delle immagini, tafferugli migliaia di arabi sono scesi in strada per protestare, bruciando pneumatici e lanciando sassi. Si stima che alla protesta abbiano preso parte 5mila persone. Tre gli arresti.
La polizia israeliana sostiene di aver sparato dopo che il ragazzo ha attaccato la macchina delle forze dell'ordine con un coltello. Gli agenti sostengono inoltre di aver cercato di fermare l’uomo, sparando in aria, e solo dopo di aver aperto il fuoco in direzione del giovane. Le riprese del video, però, mostrano che la polizia non avrebbe sparato colpi di avvertimento in alto.
I leader delle comunità arabe in Israele hanno indetto una manifestazione generale per domenica. Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha sostenuto la polizia, avvertendo che chi non rispetta la legge israeliana sarà punito nella misura massima prevista, il riferimento è verso i lanciatori di pietre e bombe incendiarie nella manifestazione di protesta.
