Le soldatesse in Gran Bretagna sono il 10% ma non hanno licenza di uccidere, attualmente. In prima linea possono solo avere ruoli nell’artiglieria, come tecnici specializzati nella comunicazione o come medici. I cambiamento a cui ha accennato Cameron si applicheranno nella Marina, nella fanteria, nel Corpo corazzato reale (RAC), e nell’aeronautica (RAF).
Ma c’è chi non è d’accordo. Il colonnello Richard Kemp, ex comandante delle truppe britanniche in Afghanistan, ha ricordato che le donne potrebbero indebolire lo spirito della missione, il “warrior ethos”, ovvero l’istinto killer. Sir John West, Barone di Spithead, ex ammiraglio della marina militare, ha affermato che le donne al fronte rappresenterebbero un rischio per l’esercito britannico. Il rischio di non vincere. E ha ricordato qualche dettaglio da veterano: dalla scalata delle trincee fino ai conflitti a fuoco ravvicinati. Lord West non mette in dubbio il coraggio delle donne arruolate, elogia la loro competenza ingegneristica, «Sono bravissime con i sistemi informatici, hanno più concentrazione degli uomini» sostiene, ma punta il dito sulla loro prestanza fisica. E insiste: «Voglio forze in grado di vincere. Altrimenti, perché non aprire alle donne anche la nazionale inglese di rugby?».