E nonostante le defezioni di diverse sigle e movimenti in contrasto con l'annunciata adesione di formazioni di estrema destra come Forza Nuova, il numero di presidi organizzati sul territorio è salito a 96. Da domani sera alle 22, quindi, «iniziano i giochi, scatta la mobilitazione ad oltranza. Il grosso si muoverà da lunedì mattina», è l'annuncio sul web di una «lotta che non ha dietro sindacati o partiti, nè apparati di alcun tipo. La mobilitazione del 9 dicembre è partita, sulla scia del Movimento dei Forconi di Mariano Ferro, da un manipolo di esponenti di categorie sociali in rotta con le loro rappresentanze sindacali e politiche ufficiali, attivisti che poi si sono autorganizzati e federati, camminando sulle loro gambe. da un paio di settimane si vanno aggiungendo altri settori sociali, quelli del lavoro precario e marginale, dei giovani disoccupati, degli esclusi, dei nuovi poveri».
I timori Una mobilitazione che naturalmente non sfugge all'attenzione degli apparati di sicurezza e di intelligence. Il timore è che nella protesta pacifica dei movimenti in piazza si possano infiltrare frange violente, provenienti dall'estremismo politico, dalla criminalità o dalle formazioni più violente del mondo ultras, per sfruttare le rivendicazioni sociali e provocare disordini.
© RIPRODUZIONE RISERVATA