Sarah, il presentimento in un diario:
«Ivano mi coccola, Sabrina è arrabbiata»

Sarah Scazzi e Sabrina Misseri
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Giovedì 21 Ottobre 2010, 11:27 - Ultimo aggiornamento: 22 Ottobre, 15:19
TARANTO (21 ottobre) - Sabrina come al solito si arrabiata con me perch dice che quando c' Ivano sto sempre con lui. Quasi avesse un presentimento, Sarah Scazzi, poche ore prima di essere uccisa, ha messo nero su bianco nel suo diario i contrasti con la cugina. «Frizioni non episodiche ma piuttosto ricorrenti» scrive il Gip nell'ordinanza con cui ha accolto la richiesta di custodia cautelare per Sabrina Misseri chiesta dalla procura di Taranto. Secondo il giudice, «Sabrina aveva più di un motivo di rancore verso la cugina»: oltre alla vicenda delle molestie sessuali, c'è il fatto che Sarah, con il suo atteggiamento, «stava distogliendo l'attenzione di Ivano Russo, verso il quale l'indagata provava, sono le parole della Spagnoletti, una vera e propria 'ossessionè ».



Il gip sottolinea inoltre che «è singolare» il fatto che Sabrina neghi il litigio avuto la sera del 25 agosto con Sarah proprio per Ivano, riferito invece sia da Mariangela sia da un'altra amica delle ragazze. È scritto dalla stessa Sarah nel suo diario, poco prima di essere uccisa. «Ieri sera - scrive la ragazza prima di essere uccisa - sono uscita con Sabrina e la sua amica Mariangela, siamo andate in birreria...poi siamo tornate a casa e Sabrina come al solito si è arrabiata perchè dice che quando c'è Ivano sto sempre con lui». «E ti credo - conclude Sarah - almeno lui mi coccola a differenza sua, potessi avere un fidanzato così! Mah, vabbè, tanto ci sono abituata». (



Sabrina Misseri resta in carcere. Lo ha deciso il gip del tribunale di Taranto Martino Rosati accogliendo la richiesta di misura cautelare avanzata dal procuratore aggiunto Pietro Argentino e dal sostituto Mariano Buccoliero nei confronti della cugina di Sarah, accusata dal padre Michele Misseri, reo confesso, di aver partecipato all'omicidio della quindicenne di Avetrana. La difesa di Sabrina Misseri ha 10 giorni di tempo per ricorrere al Tribunale del riesame per far annullare o modificare il provvedimento. Ecco i punti principali dell'ordinanza.



Cosima sapeva. Il gip Rosati sostiene che Cosima Serrano, moglie di Michele Misseri e madre di Sabrina, avrebbe coperto i familiari responsabili, secondo la Procura di Taranto, dell'omicidio di Sarah Scazzi. Anche per il giudice, dunque, i sospetti della Procura sul ruolo della mamma di Sabrina - che allo stato continua a non essere indagata - sono fondati.



«Misseri è credibile». Sempre secondo il gip, Michele Misseri, lo zio di Sarah reo-confesso «è attendibile» e la sua ricostruzione dell'assassinio della ragazza è credibile. Accolta anche la ricostruzione fornita dalla Procura secondo la quale l'omicidio di Sarah è stato commesso nel garage della villetta di via Grazia Deledda.



«Sabrina si contraddice». Sostiene ancora il gip che il racconto fatto da Sabrina Misseri in relazione a quanto accaduto il 26 agosto nella villetta di Avetrana, dove è stata uccisa Sarah Scazzi, si contraddice più volte con le testimonianze sia della sua amica Mariangela Spagnoletti sia della madre Cosima. Nell'accogliere la richiesta di custodia cautelare in carcere il giudice, inoltre, ha sottolineato che sussistono tuttora sia il rischio di inquinamento probatorio sia il pericolo di fuga. E per questo Sabrina deve rimanere in carcere.



«Delitto in tre fasi: Sarah uccisa in garage con una corda». Sarah Scazzi è stata «uccisa nella cantina del garage con una corda»: un reato che si è compiuto «in tre momenti». Lo scrive il Gip, secondo il quale vi è «la volontà di realizzare l'evento delittuoso, la consapevolezza di tutti i concorrenti» e «la coscienza e la volontà di contribuire al verificarsi del reato». Per il giudice Rosati, l'omicidio di Sarah è stata «un'azione preordinata più grave di quella programmata».



«Da Sabrina contributo decisivo all'omicidio». Quella di Sabrina Misseri, dice il gip, è stata una «azione cruenta, protrattasi per lungo tempo fino a che Sarah non è caduta al suolo. L'ha tenuta ferma impedendole di muoversi. Un deciso contributo agevolatore dell'evento delittuoso».



«Strangolata 5-6 minuti». Il gip descrive anche l'assassinio da parte di Michele Misseri: «Lui robusto contadino ha stretto al collo della esile nipote una corda per 5-6 minuti, insistendo nell'azione costrittiva anche dopo che la vittima si era già accasciata al suolo». Nell'ordinanza le fasi dell'omicidio vengono temporalmente indicate tra le 14,25 e le 14,40 del 26 agosto scorso.



«Sabrina gelosa del rapporto tra Sarah e Ivano». Potrebbero non essere le molestie di Michele Misseri le motivazioni dell'omicidio di Sarah Scazzi. Il gip Martino Rosati scrive che la cugina di Sarah provava gelosia per il rapporto tra quest'ultima e Ivano Russo, cuoco e amico delle due ragazze. A pesare sulla posizione di Sabrina, ci sono anche i due verbali interrogatorio di Mariangela Spagnoletti, la sua amica. Un racconto che il gip definisce «importante» in particolare per quanto riguarda gli orari degli sms che le due si sono scambiate, per il fatto che Mariangela trovò Sabrina «in ansia» e perché, mentre Sabrina dice che si trovava sulla veranda di casa quando arrivò l'amica, Mariangela sostiene invece che lei fosse in strada.



Famiglia Misseri, strani rapporti. Un lavoratore solitario dei campi, con un rapporto anche strano con la moglie Cosima: così il gip Martino Rosati descrive sostanzialmente la figura di Michele Misseri. Un rapporto tanto anomalo con la moglie che non si sa neppure se effettivamente la coppia dormisse insieme. Il giorno dell'omicidio, sottolinea poi il gip, Misseri è anche arrivato in netto ritardo ad un appuntamento con un amico, giungendovi intorno alle 16.



Stupro, confesione gratuita. Riferendosi al presunto stupro sul cadavere di Sarah Scazzi riferito dallo zio Michele Misseri, il gip lo definisce «una confessione che verrebbe da dire gratuita, visto che nessuno avrebbe mai sospettato questo ulteriore delitto, che ben difficilmente si sarebbe potuto accertare visto che il cadavere è rimasto in acqua per 40 giorni». Nei giorni scorsi, dai primi risultati dell'autopsia sul corpo di Sarah Scazzi, era emerso che era impossibile stabilire se Misseri avesse abusato o meno del cadavere proprio per la lunga permanenza del corpo della vittima nel pozzo pieno d'acqua nelle campagne di Avetrana.



Michele Misseri e la sua ritrattazione. Lo zio Michele, che si è addossato la responsabilità dell'omicidio chiamando in causa la figlia Sabrina («Ho strangolato Sarah mentre Sabrina la teneva ferma impedendole di scappare e prima di gettare il corpo nel pozzo ho abusato sessualmente del cadavere», ha detto agli inquirenti), attende invece di poter comparire davanti ai magistrati per ritrattare l'ultima sua versione. L'avvocato Daniele Galoppa, il difensore, ha annunciato la volontà del suo assistito di ritrattare le iniziali dichiarazioni («Quando parlerà, cambierà tutto», ha detto il legale). Misseri pare sia orientato a scaricare la responsabilità del delitto su sua figlia, addossandosi solo quella di aver provveduto ad occultare il cadavere. Un gesto, ha fatto intendere l'avvocato, che l'uomo ha fatto per evitare che Sabrina finisse nei guai. Misseri è pronto a ritrattare anche le sue precedenti ammissioni sulle presunte molestie sessuali («L'avevo già toccata», ha detto in sede di confessione): non è escluso che la stessa Sabrina gli abbia fatto credere che Sarah lo avesse accusato di averla molestata, per portarlo dalla sua parte e dare all'omicidio un movente che coinvolgesse lui. Insomma, secondo questa chiave di lettura Michele Misseri non sarebbe l'orco che abbiamo conosciuto in questi giorni ma una vittima dei disegni di Sabrina.



L'sms.
Sabrina nega, e le sue urla che professano innocenza lacerano la quiete del carcere di Taranto. E viene fuori un suo messaggino telefonico: «Mi faccio schifo - scrive la ragazza - Sono l'unica a non esserci andata da Sarah. Non ce la faccio» recita l'sms che la Misseri ha mandato all'inviata della trasmissione "Chi l'ha visto?" due giorni dopo l'arresto del padre. Nell'sms la ragazza si riferisce ai funerali della cugina ai quali non era andata per ragioni di sicurezza. «C'è un clima ostile contro di me e la mia famiglia», disse anche Sabrina in una intervista al programma, giustificando la sua assenza ai funerali.



La nuova versione di Michele. Due giorni fa Misseri ha fatto esplicita richiesta: «Voglio parlare e dire come stanno realmente le cose». L'avvocato Galoppa non ha ancora depositato la relativa istanza al gip. Ma trapelano indicazioni sulla volontà di ritrattare l'iniziale confessione. «Siete voi giornalisti a esservi fossilizzati sulla possibilità che Misseri ritratti la violenza sessuale. Sicuramente non ritratterà l'occultamento di cadavere. Le nuove dichiarazioni di Michele - ha concluso Galoppa - possono cambiare tutto».