Presunti incontri gay di Balducci
Allontanato il corista della Sistina

Angelo Balducci
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Mercoledì 3 Marzo 2010, 12:02 - Ultimo aggiornamento: 1 Aprile, 23:23
ROMA (3 marzo) - Il corista nigeriano della Cappella Giulia Chinedu Thiomas Ehiem, indicato nell'indagine quale procacciatore di incontri omosessuali per Angelo Balducci, l'ex numero uno del Consiglio superiore dei lavori pubblici, non un religioso, né un seminarista» e, comunque, è stato allontanato dal coro. Balducci non sarà più chiamato a svolgere il ruolo di Gentiluomo di Sua Santita, precisano fonti della Santa Sede, che sottolineano che il protocollo non prevede alcun atto formale di revoca dall'incarico, ma solo la cancellazione dall'Annuario pontificio dopo un certo tempo di mancato svolgimento dei compiti assegnati. Per Balducci, nelle ultime ore, si starebbe affacciando l'ipotesi di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione maschile. In un'informativa dei carabinieri si scrive che nell'ambito delle indagini sugli appalti è emerso che Balducci, per organizzare incontri occasionali di tipo sessuale, si avvale dell'intermediazione di due soggetti, che si ritiene possano far parte di una rete organizzata, di sfruttatori o favoreggiatori della prostituzione maschile. I due uomini sono il nigeriano Chinedu Thomas Ehiem e un veneto di 33 anni. Dalle loro conversazioni gli inquirenti hanno tratto il sospetto dell'esistenza di una rete di prostituzione maschile e di possibile ricatto. Emerge che i ragazzi spesso frequentano seminari o collegi ecclesiastici di Roma, mentre altre volte appaiono extracomunitari in cerca di permesso di soggiorno. A questo proposito l'avvocato Coppi, difensore di Balducci, si è poi scagliato contro i media: «E' una vergogna che vengano pubblicate sui giornali cose che non c'entrano nulla con l'inchiesta. Quando abbiamo visto insieme a Balducci gli articoli c'era quasi da ridere: siamo pronti ad azioni legali. Non si può dire qualsiasi cosa a ruota libera solo perché una persona si trova in carcere».



Gli interrogatori. Intanto sono stati interrogati oggi in carcere tre personaggi chiave dell'inchiesta sugli appalti del G8: Balducci, Anemone, Della Giovampaola. Il primo avrebbe risposto alle domande del gip «in modo esaustivo», secondo quanto dice il suo avvocato. Anemone, invece, si è avvalso della facoltà di non rispondere, mentre Della Giovampaola avrebbe specificato che il suo era semplicemente un ruolo tecnico che non prevedeva reponsabilità di approvazione, né di tipo economico. Intanto a Milano è stato interrogato l'ex funzionario della Protezione Civile, Fabio De Santis, il quale ha affermato di aver seguito sempre le direttive di Balducci.



Balducci, Anemone, Della Giovampaola. Balducci, Anemone, Della Giovampaola, tre uomini chiave nell'inchiesta del G8 sono stati sentiti stamane a Regina Coeli per gli interrogatori di garanzia. L'avvocato Coppi, difensore di Balducci, ha detto che il suo assistito «ha risposto in modo convincente ed esaustivo in un clima sereno Ha respinto le accuse». Antonio Albano, legale di Maurizio Della Giovampaola, ha spiegato che il suo assistito aveva solo un ruolo tecnico e che ha chiarito tutto. Anemone, come detto, non ha risposto. Il suo avvocato, Gianluca Riitano, ha detto:

«Aspettiamo che le indagini vadano avanti. Chiariremo tutta la vicenda».



Deputato Pdl: Balducci in carcere depresso
. «Balducci, che solo da oggi ha potuto leggere i giornali, mi è sembrato particolarmente depresso, quasi estraneo a quanto gli accade intorno». Lo racconta il deputato Melania Rizzoli, capogruppo Pdl alla commissione d'inchiesta su gli errori in campo sanitario, che ha incontrato oggi a Regina Coeli l'imprenditore. «Balducci rifiuta le visite» racconta l'on. Rizzoli, oggi in visita a Regina Coeli nel quadro della verifica delle strutture sanitarie all'interno delle carceri per la commissione d'inchiesta sugli errori in campo sanitario. «Anche se - aggiunge - qualche reazione positiva l'ho colta nella soddisfazione per l'interrogatorio reso ai magistrati proprio nella giornata odierna».



De Santis. «Seguivo le direttive del mio capo Angelo Balducci e facevo costante riferimemto a lui». Questo uno dei passaggi affontati nelle oltre tre ore di interrogatorio di Fabio De Santis davanti al gup di Milano. L'ex funzionario della Protezione civile è stato sentito nell'ambito dei nuovi atti istruttori eseguiti oggi anche per l'imprenditore Diego Anemone e dei funzionari pubblici Angelo Balducci e Mauro Della Giovampaola raggiunti sabato scorso da una seconda ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dal gip di Perugia Paolo Micheli nell'ambito dell'inchiesta sugli appalti per i cosiddetti Grandi eventi. In particolare De Santis ha risposto alle domande sugli appalti per la cosiddetta «caserma dei marescialli» di Firenze spiegando che il suo operato era quello di far risparmiare soldi alla pubblica amminsitrazione. De Santis, in merito alle accuse di aver favorito l'impresa del fratello Marco su alcune opere, ha detto al gip che i rapporti del fratello con Diego Anemone risalivano al 2001 e hanno riguardato soltanto una associazione temporanea di impresa. L'ex funzionario della Ferratella ha poi ribadito di essere totalmente estraneo alle vicende dei Mondiali di nuoto a Roma (gli appalti in deroga per la costruzione delle piscine) e per gli appalti propedeutici alle celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia. Secondo il gip di Firenze, così si legge nella prima ordinanza di custodia cautelare, «in varie conversazioni intercettate emerge che il solerte funzionario statale Fabio De Santis ha strumentalizzato (con l'avallo del Balducci e del Della Giovampaola [...]) il proprio ruolo di pubblico ufficiale presso la struttura di via della Ferratella, al fine di favorire il proprio fratello Marco De Santis, imprenditore cui è riferibile la società Elettrica Leopizzi srl, facente parte della Conegliano Scarl, quest'ultima riconducibile al gruppo Anemome.



Csm accoglie dimissioni Achille Toro. Il plenum del Csm ha accolto all'unanimità le dimissioni dalla magistratura del procuratore aggiunto di Roma Achille Toro. Le dimissioni erano state presentate all'indomani del coinvolgimento del magistrato nell'inchiesta sui lavori del G8.



Media: indagati informati da servizi e Gdf
. Nuovi atti e intercettazioni relativi all'inchiesta sui presunti illeciti negli appalti relativi ai Grandi eventi condotta dalle procure di Perugia e di Firenze sono stati pubblici oggi da diversi quotidiani. Dagli articoli emerge come gli indagati potessero contare su contatti nella Guardia di finanza e nei servizi segreti per essere informati sugli accertamenti nei loro confronti. Tra i nomi ai quali fanno riferimento diversi quotidiani, quello dell'ex direttore del Sismi Niccolò Pollari che avrebbe avuto un contatto con Angelo Balducci. Gli investigatori - riferiscono ancora alcuni quotidiani - hanno inoltre individuato una società che sarebbe stata intestata al coordinatore del Pdl Denis Verdini e riconducibile all'imprenditore Riccardo Fusi. Tra le intercettazioni depositate ce n'è anche una relativa ad una telefonata tra il direttore del Tg1 Augusto Minzolini e Balducci, riguardante un'intervista al figlio di Balducci per un film nel quale figurava tra gli attori.
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