«Sono eventi difficili da localizzare con precisione. A Firenze i danni sono stati concentratissimi» ha aggiunto. Per ieri le previsioni indicavano un livello giallo di allerta, quindi basso: temporali localmente intensi con forti venti e grandine. «La perturbazione che veniva dalla Francia - ha riferito Gozzini - è arrivata fino all'isola d'Elba per poi dirigersi verso la costa e nell'interno fino alla Val di Cecina». In questa corsa aveva perso la sua forza ma poco prima di avvicinarsi a Firenze si è riaccesa a causa del particolare mix di temperature incontrate. Le cifre parlano chiaro: più di 50 millimetri in un'ora e mezza, con picchi di intensità di 22 millimetri in 15 minuti che hanno provocato allagamenti e grandi disagi. In Val di Cecina è stata registrata una precipitazione ancora più forte. Ma i grandi danni sono stati causati dal vento, spiega Gozzini, con raffiche che hanno abbattuto molti alberi, così come la grandine. «Sono episodi molto intensi localizzati e durano poco, per questo sono difficili da prevedere. Ma certamente sono legati a questo grande caldo».
In sostanza si creano grandi masse di aria calda e umida cariche di una forte energia che può essere destabilizzata dalle perturbazioni che arrivano anche regolarmente e di intensità più o meno forte.
Per i prossimi giorni al momento non sono previste nuove piogge nell'area colpita: «Torna l'altra pressione e le temperature calde» ha concluso.
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