Ma non c'è la disponibilità e la gestante è condotta in ambulanza all'Umberto I di Siracusa. Il parto avviene l'indomani, il 20 gennaio. Nasce Mattia, che pesa 870 grammi ed è ricoverato nell'Utin dello stesso nosocomio. «I medici a Siracusa - ricostruisce ancora l'avvocato Pastore - alla mia assistita dicono che la rottura delle acque è dovuta a un'infezione, ma che per il neonato non ci sono problemi. Il 18 febbraio gli cambiano l'incubatrice, e due giorni dopo ci sono i primi segnali di un'aggravamento». Il 25 febbraio il piccolo è trasferito nell'Utin del Policlinico di Messina, dove, spiega il penalista, «è possibile sottoporlo a una terapia ossidonitrica che a Siracusa non poteva essere fatta. Ma appena arrivato - osserva il legale - ai miei assistiti è stato detto che la situazione era compromessa e che il piccolo stava per morire per un'acidosi metabolica. Cosa che è avvenuta due giorni dopo. Adesso noi vogliamo sapere dalla magistratura se ci sono state responsabilità o meno».
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