«Istigazione al suicidio». La Procura della Repubblica di Lecce ha aperto un'inchiesta con l'ipotesi di reato di istigazione al suicidio. La ragazzina, che risiede in un comune del Salento, si sarebbe ferita volontariamente alle gambe con un rasoio. La notizia è stata pubblicata da alcuni quotidiani locali.
«We are proud directioners». I gesti autolesionistici, secondo i primi accertamenti, sarebbero appunto collegati alla iscrizione della ragazzina ad un gruppo Facebook denominato «We are proud directioners» al quale aderiscono i fan di della boyband internazionale 'One direction', composta da cinque giovanissimi divenuti idoli delle adolescenti di tutto il mondo.
Intenti suicidi. Il genitore avrebbe scoperto sul diario della figlia anche frasi del tipo «un giorno non ci sarò più» e, sul telefonino, messaggi dello stesso tenore inviati sempre ad uno stesso numero.
La Procura ha affidato ad un ingegnere informatico, Luigina Quarta, l'incarico di analizzare il computer e il cellulare usati dalla dodicenne. Due amiche della ragazzina potrebbero essere coinvolte nella stessa vicenda.
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