ll figlio di Renato Zero rischia il processo: «Maltrattata la moglie»

Renato Zero e il figlio Roberto Anselmo Fiacchini
di Adelaide Pierucci
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Venerdì 22 Novembre 2013, 09:34 - Ultimo aggiornamento: 23 Novembre, 13:50

Guai giudiziari in vista per il figlio adottivo di Renato Zero. Roberto Anselmo Fiacchini, 39 anni, avrebbe reso la vita infernale all’ex moglie e alle figliolette e ora rischia il rinvio a giudizio per maltrattamenti in famiglia. Nel capo di imputazione il pm Claudia Terracina scrive che Fiachini si è reso responsabile di «continue, perduranti e reiterate vessazioni di ordine psicologico e fisico» ai danni della moglie e «reso penosa ed intollerabile la convivenza», «facendola vivere in un clima di prostrazione».

Stessa accusa mossa in ordine ai rapporti le figlie minori «costrette ad assistere alle vessazioni e violenze perpetrate nei confronti della loro madre a cominciare dal 2009 e fino ad oggi».

Ma nella vita della moglie, scandita dalle violenze psicologiche, ci sarebbe stato spazio anche per le botte. Spetterà al gip Antonella Minunni, però, il 21 gennaio, decidere se aprire o meno il processo a carico di Fiacchini, che dal canto suo respinge ogni accusa. Il caso era già stato portato davanti ai giudici a primavera, quando su richiesta della donna il gip Carmine Castaldo aveva emesso un'ordinanza nei confronti di Fiacchini con la quale lo si obbligava ad abbandonare il tetto familiare con il preciso divieto di non ritornarvi, se non dietro espressa autorizzazione del giudice.

I PRECEDENTI

Non era la prima volta che i due si erano trovati ai ferri corti. La nuora di Zero aveva denunciato il marito già nel 2009 avviando contemporaneamente la separazione legale. Un giudice le aveva assegnato la villa alla Camilluccia regalata da Zero al figlio, ma una volta davanti ai giudici era stata convinta a ritirare la querela. Da qui la decisione di tornare insieme e spostare la residenza di famiglia in viale Igea, dove nel giro di qualche mese sono ricominciate le vessazioni. Ora la signora, assistita dagli avvocati Ilenia Guerrieri e Marina Marino, è decisa ad andare fino in fondo.

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