Ergastolano evaso, ricerche in tutta Italia. Ritrovata una delle auto

Ergastolano evaso, ricerche in tutta Italia. Ritrovata una delle auto
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Martedì 4 Febbraio 2014, 15:04 - Ultimo aggiornamento: 5 Febbraio, 12:43

Sono estese in tutt'Italia le ricerche dei componenti del commando che ieri, a Gallarate (Varese) ha fatto evadere l'ergastolano Domenico Cutrì, 32 anni, mentre suo fratello, Antonino, 30 anni, è morto in ospedale a causa delle ferite riportate nello scontro a fuoco con gli agenti della Polizia penitenziaria che scortavano Domenico per un processo. Antonino era giunto in ospedale con la madre.

Il commando. Oltre all'evaso, carabinieri e polizia cercano altri due o tre uomini che sono entrati in azione poco prima delle 15 di ieri.

Erano arrivati a bordo di due auto, una delle quali è stata trovata vicino al tribunale. A bordo c'erano anche delle armi. Ieri sera si era diffusa la notizia che un terzo fratello Cutrì si era costituito in ospedale con una ferita a un piede ma la circostanza è stata smentita dagli investigatori.

Il ritrovamento delle auto. Sono state ritrovate entrambe le auto usate per l'assalto al blindato. La prima, una Nissan, è stata trovata in una stretta via nei pressi del tribunale. La seconda vettura, una Citroen, è quella, invece, a bordo della quale la madre di Domenico Cutrì ha portato in ospedale l'altro figlio che ha partecipato all'azione, Antonino, che è poi morto in ospedale. Sia la Nissan lasciata sul posto che la Citroen utilizzata per la fuga erano state rubate, con la minaccia delle armi, durante la mattinata stessa, a Bernate e ad Arluno, nel milanese. Le auto sono ora sottoposte ad accertamenti scientifici da parte dei carabinieri del reparto operativo di Milano nella speranza che a bordo delle vetture vi siano delle tracce organiche che possano risultare utili alle indagini. A bordo della Nissan sono stati trovati dei fucili a pompa, uno a canne mozze e munizionamento di vario tipo. Gli investigatori ritengono che l'azione sia stata studiata nei dettagli e che, con tutta probabilità, per nascondere l'ergastolano siano stati predisposti uno o più covi.

In carcere per omicidio. Cutrì, così come i suoi familiari, non sono mai stati indagati per associazione di stampo mafioso. Domenico era in carcere per omicidio e suo fratello Antonino, che poi è morto dopo il conflitto a fuoco con gli agenti di polizia penitenziaria, per reati legati a droga e armi.

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