Dolce e Gabbana, chiesta assoluzione dall'accusa di evasione fiscale

Dolce e Gabbana
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Martedì 25 Marzo 2014, 14:35 - Ultimo aggiornamento: 26 Marzo, 13:46

Il sostituto pg di Milano, Gaetano Santamaria, ha chiesto l'assoluzione per gli stilisti Domenico Dolce e Stefano Gabbana, condannati in primo grado a un anno e 8 mesi per una presunta evasione fiscale. La richiesta è arrivata 'a sorpresa' nel processo d'appello.

«Colpo alla credibilità del marchio». «Sapete cosa significa per un'azienda avere la Guardia di Finanza in sede? Per Dolce e Gabbana l'invasione della Gdf è stata anche un colpo alla credibilità del marchio», ha detto Santamaria, nella sua requisitoria. Il Pg si è richiamato alla «libertà di iniziativa economica», spiegando che non c'è stata alcuna «estero-vestizione».

«Dolce e Gabbana pagano le tasse». Prima di chiedere l'assoluzione per gli stilisti e per altre quattro persone accusate di evasione fiscale, ha in sostanza difeso l'operato dei due fondatori della multinazionale della moda, parlando di una «impresa moderna». Secondo il sostituto Pg, Dolce e Gabbana hanno «pagato le tasse» e la creazione di una società in Lussemburgo è stata «un'operazione lecita». La 'Gado srl' secondo il pg «operava effettivamente». Dolce e Gabbana sono «impegnati tra stoffe, modelli, modelle, ricevimenti, sono dei creativi e non me li immagino a gestire schemi di abbattimento fiscale», ha spiegato.

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