Le Forze di Polizia e la Guardia di Finanza in particolare, da una parte, e l’industria cinematografica, dall’altra, sono uniti su questo fronte ed i risultati non mancano. Di recente è stato anche siglato un protocollo di intesa tra Fapav (Federazione per la tutela dei contenuti audiovisivi e multimediali) e Siae per la tutela dei contenuti audiovisivi, per rafforzare il coordinamento soprattutto rispetto alle attività da realizzare con le Forze dell’Ordine e con l’Agcom.
A seguito di denuncia-querela sporta dalla Mpcl (Motion Picture Licensing Company) presso il Nucleo Speciale per la Radiodiffusione e l'Editoria della Guardia di Finanza, con sentenza n. 1652/13, procedimento penale n. 899/15, il Tribunale di Frosinone ha condannato a due mesi e venti giorni di reclusione il legale rappresentante di una struttura ricettiva, responsabile di aver diffuso abusivamente tra i propri clienti opere cinematografiche protette da diritto d’Autore. In particolare, all’interno di una sala ricreativa dell’hotel venivano organizzate delle proiezioni di film per gli ospiti che, per chiara norma di legge (articolo171-ter della legge 633/41 e successive modifiche) possono essere visti, senza la dovuta autorizzazione, solo in ambiente domestico.
Le avvertenze in tal senso, sono inequivocabili.
Sono ben riportate sulla custodia del supporto audiovisivo e, a inizio film, sono proiettate sullo schermo: L'utilizzo del presente Dvd (e della relativa colonna sonora) è autorizzato per proiezioni a carattere esclusivamente privato.
Tutti gli altri diritti sono riservati. E’ la prima volta che per un reato di tale fattispecie si emette una sentenza di condanna di reclusione, segno che i tempi stanno cambiando verso una maggiore sensibilizzazione sul rispetto del Diritto d’Autore da parte delle Autorità di controllo e giudiziarie.
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