L'allarme sarebbe stato dato poco dopo le 17 da diverse persone che avrebbero visto il piccolo aereo avvitarsi e precipitare in un bosco, in una zona impervia, non facilmente raggiungibile. I primi a individuare i rottami dell'ultraleggero in fiamme sono stati i vigili del fuoco partiti in elicottero sia da Arezzo sia da Bologna. Hanno trasmesso le coordinate ai loro colleghi e poi, dopo aver trovato una zona dove poter atterrare, sono scesi poco lontano raggiungendo i rottami e con gli estintori hanno spento le fiamme. Purtroppo per i due piloti, i cui corpi sono semicarbonizzati, non c'era più niente da fare. Sul posto, non senza difficoltà e percorrendo l'ultimo tratto a piedi, sono arrivati in serata una squadra dei vigili del fuoco, i carabinieri e il 118. Difficile per i soccorritori anche portare via le salme dal luogo dell'incidente.
All'Aero club Valdarno di Cavriglia, appena avuta la certezza che si trattasse di un ultraleggero, si sono presentati i carabinieri che hanno controllato il piano di volo e tutte le autorizzazioni per la manifestazione, una festa alla quale ha partecipato moltissimo pubblico. L'esperienza dei piloti, e le condizioni meteo ottimali per il volo, fanno pensare a un possibile incidente meccanico al velivolo che non avrebbe lasciato scampo ai due. In ogni caso il pm di turno, Andrea Claudiani, della procura di Arezzo, ha aperto un fascicolo dopo un lungo sopralluogo sul luogo dell'incidente. In Toscana l'11 giugno scorso, morirono altri due piloti. In quel caso a precipitare fu un piccolo aereo dal quale, poco prima, si erano lanciati sette paracadutisti. Il velivolo era decollato dall'aviosuperficie del club Belcari, a Cedrino, località a sud di Cecina, in provincia di Livorno.
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