L'Italia da oggi è quasi tutta arancione: cosa si può fare e cosa può cambiare dal 20 aprile

Da oggi l'Italia è quasi tutta arancione: cosa si può fare e cosa può cambiare dal 20 aprile
di Francesco Malfetano
4 Minuti di Lettura
Lunedì 12 Aprile 2021, 08:34 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 21:25

L'Italia si è risvegliata quasi tutta in zona arancione. Da oggi, 12 aprile, entrano infatti in vigore le nuove ordinanze siglate dal ministro della Salute Roberto Speranza subito dopo il consueto monitoraggio settimanale dell'Iss tenuto lo scorso venerdì. Le uniche regioni ad essere ancora rosse sono quindi Campania, Valle d'Aosta, Puglia e Sardegna (con quest'ultima che appena 3 settimane fa era addirittura bianca). Non solo, in molte - Lazio compreso - avrebbero numeri tali da poter rientrare in zona gialla, con tutte le riaperture che ne deriverebbero. Tuttavia la fascia di rischio più ambita nei mesi scorsi in questo momento è bloccata fino al prossimo 30 aprile.

Riaperture, il piano: al ristorante (a maggio) solo se prenotati, a teatro con il tampone

NOVITÀ
Data la pressione di una parte delle forze politiche e soprattutto degli imprenditori, ormai stremati da mesi di chiusure, la rivalutazione dei dati che consentirebbe di reistituire la zona gialla (o più probabilmente una sua variante rafforzata) potrebbe essere anticipata alla prossima settimana. Il 20 infatti, qualora i dati confermino il sostanziale calo dell'indice Rt e degli altri parametri (ricoveri in primis), si opererà un primo incontro per tentare la ripartenza già dalla settimana seguente. Non è però affatto detto che vengano adottate le medesime regole sospese all'inizio del mese scorso. Ad esempio, il 27 marzo sarebbero dovuti riaprire cinema e teatri in zona gialla attraverso un protocollo già rigido (biglietti nominali, prenotazione obbligatoria ecc) che però in questa fase non sembra più essere valutato come sufficiente. Tant'è che oggi si riunirà il Comitato tecnico scientifico (Cts) insieme al ministro della Cultura e ai suoi tecnici per valutare una nuova formula che, qualora la rivalutazione dovesse andar bene, consentirebbe di riportare la gente in sala. 

ZONA ARANCIONE
Intanto però, in buona parte della Penisola ci si gode qualche restrizione in meno. Nelle zone arancioni infatti, a differenza che in quelle rosse, dalle 5 alle 22 ci si può muovere liberamente all’interno del comune (sempre vietati invece gli spostamenti tra Regioni). Per uscire dal comune bisognerà dimostrare la comprovata necessità dello spostamento (per cui bisogna avere con sé l'autocertificazione). Inoltre, in arancione, sono consentite le visite a parenti e amici all’interno del comune ma solo una volta al giorno, entro l'orario di coprifuoco e spostandosi in non più di due persone (fatta eccezione per genitori con figli con meno di 14 anni o conviventi non autosufficienti). Soprattutto restano aperti anche parrucchieri e centri estetici insieme ai negozi, e tornano nelle aule scolastiche anche gli studenti di prima e seconda media (superiori invece ancora a rotazione, in presenza il 50% o il 75% di ogni classe).

Riaperture bar, palestre, ristoranti e cinema: nuovi protocolli, si lavora per inizio maggio


Cambia poco - tra zone rosse e arancioni - per quanto riguarda i ristoranti e bar. Questi infatti devono rimanere chiusi al pubblico ma sono possibili l’asporto e la consegna a domicilio. I bar possono fare asporto fino alle 18, enoteche e ristoranti fino alle 22. Stessa sorte, cioè con regole uguali tra le due fasce di rischio, anche per quanto riguarda le attività sportive individuali all’aperto: si possono praticare e si può uscire dal proprio comune per fare jogging o andare in bicicletta, se lo si fa da soli e il punto di partenza e di arrivo coincidono.

Sempre chiuse invece (ma si spera ancora per poco) i musei, così come i cinema, i teatri, le palestre e le piscine.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA