Caos in Suriname, nel Sudamerica. Manifestanti hanno fatto irruzione nell'edificio del Parlamento a Paramaribo la notte scorsa come parte di una protesta per denunciare l'alto costo della vita: lo rendono noto i media locali.
Durante gli atti i dimostranti hanno anche chiesto le dimissioni del presidente Chan Santokhi, in segno di critica contro la decisione di eliminare i sussidi. Giorni prima, il governo del Suriname aveva riferito di questa misura che include l'abolizione dei sussidi su elettricità, carburante, tra gli altri, al fine di ridurre la spesa pubblica e rispettare le disposizioni del Fondo monetario internazionale (Fmi).
I manifestanti hanno inoltre espresso la loro insoddisfazione per l'inflazione che colpisce l'acquisto di altri prodotti di base.
#Suriname : couvre-feu à Paramaribo
"Après la manifestation violente que nous relations, les manifestants se sont dispersés dans le centre-ville et certains se sont livrés à du vandalisme. De nombreux magasins ont été pillés." https://t.co/5Y6GxqUimp pic.twitter.com/aP8SHf1S85— Eric Gernez (@eric_gernez) February 18, 2023
Le forze di polizia hanno vietato l'accesso a Paramaribo, chiuso le strade e istituito dal 17 febbraio il coprifuoco «dalle 18 alle 6 del mattino fino a nuovo avviso». Ci sono stati atti di vandalismo. I media riportano che molti negozi sono stati saccheggiati e che la città è completamente chiusa. Anche la Banca Centrale ha rafforzato le misure di sicurezza per paura di essere saccheggiata.
Il Suriname ha ottenuto l'indipendenza dai Paesi Bassi nel 1975; in precedenza era noto come Guiana olandese.
«L'ambasciata segue con attenzione l'evolversi degli eventi, in attesa che venga tolto il coprifuoco. Le autorità sembrano aver ripreso il controllo della situazione»: lo ha precisato all'ANSA l'ambasciata d'Italia in Suriname a proposito delle proteste popolari delle ultime ore scoppiate nel Paese sudamericano. Secondo l'ambasciatore d'Italia in Suriname, Francesco Azzarello, basato a Brasilia, «non risultano connazionali coinvolti».
L'ambasciata francese a Paramaribo ha diramato un avviso in cui sconsiglia vivamente tutti i viaggi non essenziali in Suriname. Inoltre comunicano che i cittadini francesi che si trovano attualmente in Suriname sono invitati a tenersi informati sulle ultime istruzioni fornite dalle autorità locali. Anche gli Stati Uniti hanno emanato un avviso molto simile: «A seguito di proteste e danni alla proprietà nei pressi dell'edificio dell'Assemblea Nazionale, in alcune aree della città sarà consentito solo il traffico di emergenza. L'Ambasciata consiglia alle persone di non recarsi nelle vicinanze e di prestare attenzione».
Thousands of #protesters took to the streets of Paramaribo, #Suriname🇸🇷, storming the #Parliament building and looting businesses as pressure mounts on the #government in the wake of rising prices for fuel and general cost of living.
pic.twitter.com/0WTxQvRqtH— Oliver T. Mhuriro (@Oliver_Mhuriro) February 17, 2023