Scherzo Giorgia Meloni, il comico russo Lexus: «Per me non si è accorta che fosse una telefonata fake»

L'attore è stato intervistato da Lilli Gruber​ durante il programma 'Otto e mezzo' su La7

Scherzo Giorgia Meloni, il comico russo Lexus: «Per me non si è accorta che fosse una telefonata fake»
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Venerdì 3 Novembre 2023, 14:12 - Ultimo aggiornamento: 14:35

«La presidente Meloni ha parlato non per un quarto d'ora ma per quasi mezz'ora: se il vostro primo ministro ha tanto tempo per divertirsi in questo modo, allora vuol dire che ha tanto tempo da spendere...». Aleksei Stolyarov in arte 'Lexus', l'attore russo coautore dello scherzo telefonico che ha visto vittima la premier italiana, replica così - intervistato da Lilli Gruber durante il programma 'Otto e Mezzo' su La7 - alla affermazione del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, secondo il quale Giorgia Meloni aveva capito sin dall'inizio della conversazione telefonica che si trattasse di uno scherzo.

Lexus: «Meloni non si è accorta che fosse uno scherzo»

«Penso che non si sia accorta che fosse uno scherzo: mi dispiace ma è così».

Come si è arrivati alla telefonata? «Non vogliamo dirlo per non scoprire tutti quelli che in qualche modo hanno organizzato questa chiamata telefonica. Se volete, potete parlare con il vostro premier e lei stessa magari risponderà. Non non diremo niente su questo aspetto», risponde Lexus.

 

Il dettaglio della chiamata

Ma è stata Giorgia Meloni a richiamare? «La chiamata è arrivata al nostro numero, che abbiamo lasciato con il nostro contatto. Ma non sveleremo i dettagli, per non danneggiare nessuno: queste sono le regole con cui lavoriamo. Le risposte devono essere chieste a Meloni», ribadisce. «Ma nessuna operazione segreta: noi abbiamo fatto solo le nostre domande, non abbiamo detto al vostro presidente cosa rispondere...». «Facile 'bucarè il sistema italiano? Abbiamo esperienze enormi di telefonate del genere. Abbiamo tantissime persone che leggono i nostri social e dall'Italia tanti ci hanno chiesto di parlare con Meloni. Persona viva, ha una sua posizione, non ha paura di spiegare quello che pensa; non sono tutti così gli altri politici... Siamo stati fortunati».

Russia, Usa e Cina

Quanto ad altri Paesi, «parlare con i presidenti della Russia, come degli Usa o della Cina, è molto più difficile: il sistema è più difeso, la sicurezza e la protezione in questi Paesi funziona meglio». In particolare, «oggi la Russia è in guerra e fare uno scherzo del genere al nostro presidente verrebbe considerato male perché è come se fossi contro il mio Paese».

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