Un’estate poco berlusconiana la prima estate della destra dopo la morte di Silvio. Vige anche in Italia infatti il Codice Macron. Ovvero quello stabilito dal presidente francese per i suoi ministri e parlamentari (ma poco rispettato da lui stesso): sobrietà, s’il vous plait. Qui, i vertici sia di Forza Italia sia di Fratelli d’Italia stanno dicendo ai loro eletti e ai loro dirigenti, anche a livello locale, di evitare pacchianerie da politici in vacanza, niente foto di cenoni trimalcionici in riva al mare, zero immagini da spiaggia super-vip o pose sconvenienti. E insomma: poche tavolate, poche barche e tanto basso profilo.
L'estate ai tempi del centrodestra
La geopolitica della destra in vacanza senza Berlusconi ha eliminato il super-lusso da Costa Smeralda, dove big e peones andavano pur di stare vicini a Villa Certosa ed essere convocati semmai dal re brianzolo di Sardegna per un caffè o una visita al vulcano tecnologico o una margherita nella rinomata Pizzeria Da Silvio.
Scende Capalbio
E ancora: se a sinistra Capalbio non esiste più per motivi biologici - ovvero l’età anagrafica dei radical chic che la frequentavano non consente più quelle frequentazioni, a parte Calenda che è giovane ma Terzo polo - subentra invece la Svizzera. E’ terra d’origine di Schlein e Elly con o senza fidanzata, non si è affatto lasciata con Paola Belloni, ci farà una capatina tra una festa dell’Unità e l’altra, eventi che le servono per motivare gli elettori nell’estate militante (lei stacca il 9 agosto per non più di una settimana). Ma è la destra la regina dell’estate italiana. E va registrato il momento Ciociaria. Se non altro perché Tajani va a villeggiare lì, nella sua culla familiare e politica, e il frusinate diventa così il simbolo dell’anti-abbiocco estivo perché Antonio - in continuo collegamento con gli altri azzurri, e qualcuno di loro vorrebbe fisicamente inerpicarsi dalle sue parti - deve tirare le fila del partito azzurro, prepararlo per le Europee e organizzare il Berlusconi Day del 29 settembre (data di nascita del Cavaliere) nel magnifico scenario di Paestum che avrà come tappa di avvicinamento la festa dei giovani azzurri a Gaeta. Ma soprattutto, all’insegna del motto dall’underdog all’understatement, il Salento svetterà nelle prossime settimane come l’Eldorado del nuovo potere nel segno di Giorgia. La quale, per quel che potrà, andrà a riposarsi in masseria.
Giù la Sardegna (senza il Cav)
Se un tempo si volava in Costa Smeralda, e comunque hanno promesso a se stessi di fare una puntata a La Certosa in ordine sparso i figli del Cav, adesso la tendenza è Puglia uber alles con buona pace di quando dominava D’Alema in quelle contrade. Potrà dirsi baciato dal sole del Levante chi riuscirà a strappare un tuffo in piscina o un gelatino pomeridiano con Donna Giorgia. Almeno per qualche giorno, con lei, con Andrea e con Ginevra dovrebbero esserci anche la sorella Arianna con il marito e ministro Lollobrigida, più la segretaria Patrizia Scurti con coniuge che è caposcorta di Meloni.
Guai a intraprendere viaggi esotici e intercontinentali: tocca stare non lontano da Roma e sempre “alla stanga”, espressione degasperiana che evoca impegno professionale per l’interesse del proprio Paese e che adesso piace alla destra laboriosa. Basti pensare che il ministro Sangiuliano trascorrerà il 15 nella Capitale con i dirigenti del ministero della Cultura e pagherà a tutti loro il pranzo di ferragosto.
Viva il Levante
La Puglia si presta perché è a portata di mano e perché non è terra di lanzichenecchi, come pensano i radical chic dall’alto del loro lino stazzonato, ma di care e patrie memorie tatarelliane: se c’è questo centrodestra affidabile e di governo è perché c’è stato Pinuccio, dicono i Fratelli d’Italia che non vedono l’ora di fare le valigie e via. Arriveranno laggiù non solo il sottosegretario di Palazzo Chigi, Alfredo Mantovano, che è salentino, ma anche Crosetto e Fitto (la sua città, Maglie, è in provincia di Lecce). In più Urso (vacanza a Lampedusa) potrebbe passarci così come altri (occhio: a Margherita di Savoia ci sarà Licia Ronzulli, originaria di questo paese, mentre il suo sodale forzista Mulè sorvolerà i cieli del Tirreno con il suo aeroplanino) anche perché molti di loro sono attesi da quelle parti, a Ceglie Messapica, nel brindisino, per la kermesse dal 26 al 28 agosto allestita dal giornale online Affaritaliani e dedicata ai primi 9 mesi del governo Meloni.
Il Salento è un must, non eccedere nell’abbiocco, darsi un contegno da destra istituzionale (Macron docet solo in questo e rigorosa damnatio memoriae sul Papeete versione mojto, ora Salvini è quasi in modalità estate in blazer da ministro del fare) anche sotto la canicola: ecco i tre ingredienti dell’agosto nel segno del post-berlusconismo, che comunque resta nel cuore e nella leggenda: vi ricordare quando Bossi si presentò in canotta a Porto Rotondo? E la bandana di Silvio con Blair? Si potrebbe non finirla più con i ricordi. Ma bando alla nostalgia, ed evviva l’understatement.
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