“MI auguro che da questo ulteriore e drammatico momento che le nostre carceri stanno vivendo a causa del Coronavirus venga colta l’indifferibile necessità di una riforma capace di incidere non solo per il presente, ma anche e soprattutto per il futuro. Se vogliamo dare piena attuazione all’articolo 27 della Costituzione che prevede la rieducazione del condannato e indica come le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità, l’unica strada da dover intraprendere è una più decisa e allargata applicazione delle pene alternative al carcere. Non nell’interesse di singoli detenuti, ma nell’interesse della nostra democrazia e in quello più generale della sicurezza collettiva".
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