Migranti, Meloni in Tunisia con von der Leyen: «Pronti 900 milioni per assistenza finanziaria»

Al centro dell'incontro con Saied c'è la questione migranti e gli aiuti finanziari europei propedeutici «per fare l'importante accordo tra la Tunisia e il Fondo Monetario Internazionale»

Migranti, Meloni in Tunisia con von der Leyen: «Pronti 900 milioni per assistenza finanziaria»
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Domenica 11 Giugno 2023, 15:03 - Ultimo aggiornamento: 16:28

La premier Giorgia Meloni è arrivata in Tunisia insieme alla presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen e al premier olandese Mark Rutte. Per Meloni si tratta della seconda visita nel paese magrebino in cinque giorni. Al centro di questo secondo incontro con il presidente tunisino Kais Saied c'è la questione migranti e il supporto economico europeo destinato a Tunisi oltre al nodo del prestito da 1,9 miliardi da parte dell'Fmi che però è in stand by.  

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«Sosterremo la Tunisia dal punto di vista economico. L'Ue sta considerando un piano di assistenza macro-finanziaria non appena sarà trovato un accordo» con l'Fmi, «che è necessario. Siamo pronti a mobilitare oltre 900 milioni di euro». Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen nella dichiarazione congiunta con la premier Giorgia Meloni e il primo ministro Mark Rutte. «Come passo immediato, potremmo fornire subito un ulteriore sostegno al bilancio fino a 150 milioni di euro», ha aggiunto. 

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«Roma e l'Italia saranno pronte a organizzare la conferenza internazionale sulla migrazione e lo sviluppo, della qual abbiamo parlato con il presidente Saied, che è un ulteriore tappa di questo percorso». Così Meloni, dopo l'incontro con il presidente Saied, insieme a von der Leyen e a Rutte. «Questo è anche propedeutico per fare passi avanti nell'importante accordo tra la Tunisia e il Fondo Monetario Internazionale», ha aggiunto il premier italiano. «Siamo impegnati, come dimostra questa immagine» con la presidente Von der Layen e con il premier olandese Rutte «a dare una risposta ai nostri vicini tunisini» ha concluso. 

Meloni ha lasciato la Tunisia dopo l'incontro al palazzo presidenziale di Cartagine. È ripartita dall'aeroporto internazionale di Tunisi-Cartagine per fare rientro in Italia.

Anche Ursula von der Leyen e Mark Rutte hanno lasciato la capitale tunisina. 

Obiettivo: memorandum su energie rinnovabili

Il  memorandum di intesa con la Tunisia a cui sta lavorando la Commissione europea verterà soprattutto sulle energie rinnovabili, campo nel quale il Paese nordafricano ha un potenziale «enorme», mentre l'Ue ne ha sempre più bisogno, per alimentare il processo di elettrificazione e decarbonizzazione della sua economia. Lo spiega la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, al termine dell'incontro al palazzo presidenziale di Cartagine con il presidente tunisino Kais Saied, insieme alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al premier olandese Mark Rutte.

L'energia è «il terzo pilastro» del piano in cinque punti che von der Leyen ha delineato al termine della riunione. Nei rapporti bilaterali tra Ue e Tunisia, dice von der Leyen, «la più grande area di investimenti che vediamo è l'energia. Questo è il nostro terzo pilastro. L'energia è un'area vantaggiosa per tutti. La Tunisia sta cercando di sfruttare il suo enorme potenziale per le energie rinnovabili. E l'Unione Europea ha bisogno di fornitori affidabili di energia pulita, mentre stiamo elettrificando tutta la nostra economia. Pertanto, dobbiamo investire nelle nostre infrastrutture, in modo che la Tunisia possa esportare energia pulita in Europa».

«Una tappa importante - prosegue - è l'interconnessione Elmed, un cavo elettrico sottomarino che collega la Tunisia all'Italia. L'Unione Europea sta investendo più di 300 milioni di euro nell'interconnessione Elmed. In autunno, proponiamo di organizzare insieme un forum sugli investimenti per portare maggiori investimenti privati ​​nel settore delle rinnovabili in Tunisia, compreso l'idrogeno. Per mettere tutto questo in una tabella di marcia comune, stiamo lavorando a un protocollo d'intesa sulle rinnovabili con la Tunisia», conclude.

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