Atreju, Meloni: «Un patriota al Quirinale, non accettiamo compromessi. Berlusconi lo è»

Atreju, Meloni: «Un patriota al Quirinale, non accettiamo compromessi. Berlusconi lo è»
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Domenica 12 Dicembre 2021, 14:00 - Ultimo aggiornamento: 18:35

«La pacchia è finita: nelle prossime elezioni del Quirinale il centrodestra ha i numeri per essere determinante e noi vogliamo un presidente eletto per fare gli interessi nazionali e non del Pd. Non accetteremo compromessi, vogliamo un patriota. E Berlusconi lo è». Così la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni nel suo intervento a chiusura di Atreju, la festa del suo partito.

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«Il Pd cerca un presidente della Repubblica che sia gradito ai francesi, io rimango di sasso ma tragicamente non mi stupisce, perché la sinistra ha fatto il procacciatore degli interessi per il governo francese in maniera tragicamente palese».

E ha aggiunto: «Palazzo Chigi è di fatto l'ufficio stampa dell'Eliseo e Letta è il Rocco Casalino di Macron. Ma vi rendete conto? Questo è l'europeismo a cui dovremmo piegarci? No grazie».

«Noi crediamo che bisogna uscire dal pantano dell'attuale sistema di elezione del presidente della Repubblica ed entrare in una repubblica presidenziale con un presidente che risponde non a parlamentari eternamente sul mercato. Non mi stupisce che sia contrario Giuseppe Conte perché, a occhio, lui non avrebbe fatto il capo del governo con l'elezione diretta e non mi stupisce che sia contrario il Pd che è lì senza mai aver vinto le elezioni A loro basta pilotare le elezioni del presidente della Repubblica per rimanere in sella, ma la pacchia è finita», ha detto Giorgia Meloni.

«Questo è il tempo in cui si rischia di rendere vani quei sacrifici per la libertà fatti nel passato. Noi non lo faremo. Ora ogni occasione è buona per limitare la libertà di parola, di manifestazione e le libertà individuali. Ma caro Mario Draghi, avete fatto male i conti: la libertà vale anche in tempi di pandemia».


«Berlusconi è l'ultimo presidente del consiglio scelto dagli italiani, è andato a casa perché si rifiutava di sottoscrivere accordi europei penalizzanti per l'Italia. Sotto questo profilo mi tranquillizza», ha spiegato Meloni a In mezz'ora. Di patrioti «ce ne saranno mille altri, anzi milioni, purtroppo non sono quelli che ci governano»

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