Il consiglio dei ministri fissato per lunedì segna di fatto il ritorno delle attività dopo la pausa estiva. Il premier Giorgia Meloni e l'esecutivo hanno in mano parecchi dossier: dai "vorrei" dei partiti di maggioranza sulla legge di bilancio ai migranti, passando per Pnrr e non solo.
Legge di bilancio
Partiamo dalla legge di bilancio che, è noto, entrerà nel vivo: a fine settembre va inviata la Nadef, la nota di aggiornamento al Def che tiene conto degli aggiornamenti intervenuti e delle richieste di Bruxelles. Il governo punta forte sui temi lavoro, pensioni e famiglia, ma ovviamente servono fondi. Per le misure che al momento sono sul tavolo, occorrono circa 30 miliardi.
Lo stesso Giorgetti ha lanciato anche l'allarme natalità: con questi dati, ha detto, «nessuna riforma delle pensioni tiene». Sempre da Rimini Maurizio Lupi (Noi moderati) ha invitato gli alleati a smetterla «con questo continuo sventolare di bandierine». Il cdm di lunedì potrebbe essere quindi l'occasione per iniziare a delimitare un campo di gioco nel quale i partiti potranno poi muoversi con trattative e ipotesi. Sul nodo Pnrr, poi lo stesso Giorgetti ha affermato: «Abbiamo queste risorse, che non possono essere sprecate e che devono essere usate nel modo migliore possibile, non c’è semplicemente il puntuale rispetto, il fare in fretta, ma fare bene».
Le misure per le ricostruzioni
Dopo un'estate di roghi (preceduta dalle alluvioni che hanno colpito soprattutto l'Emilia-Romagna), il governo sta valutando come intervenire per migliorare gli interventi nelle emergenze. Il ministro della Protezione civile, Nello Musumeci, ha annunciato ieri da Amatrice che sarà definito in cdm «un disegno di legge destinato esclusivamente a gestire le ricostruzioni dopo ogni calamità e non soltanto quelle sismiche, ma anche in caso di alluvioni frane e incendi boschivi». Il tema de risolvere, ha aggiunto, è quello dei «molti lacci e laccioli e procedure burocratiche che mal si conciliano con le esigenze di una ricostruzione celere, efficace ed efficiente».
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Il nodo sicurezza
Quest'estate ha fatto segnare un boom di sbarchi con quota 100mila arrivi raggiunta già a inizio agosto (nel 2022 allo stesso periodo erano meno della metà). Il governo non può ovviamente mostrare cedimenti su questo tema e per questo, ha detto il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, l'obiettivo dell'esecutivo è «fare un provvedimento entro settembre di rafforzamento del sistema della sicurezza con maggiori assunzioni e maggiori risorse finanziarie» Rispetto al tema immigrazione, Piantedosi ha aggiunto: «Potenzieremo il sistema delle espulsioni soprattutto di persone che si sono rivelate pericolose; e metteremo risorse e procedure più veloci per la realizzazioni di CPR, i centri presso i quali vengono trattenuti gli irregolari da espellere». Anche su questo possibili spunti potrebbero arrivare già nel cdm di lunedì.
Le opposizioni
Se il governo si insediò l'anno scorso con la manovra già impostata dall'esecutivo Draghi, quest'anno le opposizioni sembrano aver trovato una compattezza (o quasi, vedi l'eccezione di Italia viva) su alcune battaglie, come quella sul salario minimo: a inizio agosto il parlamento ha rinviato la discussione di un paio di mesi ma la discussione non è certo chiusa. Le stesse opposizioni ora sembrano preparare un'altra offensiva sul fronte della sanità e dei possibili tagli. Anche in questo senso va letta la mossa di Meloni di "promuovere" due fedelissimi come la sorella Arianna (nuova responsabile del dipartimento adesioni di FdI) e Giovanbattista Fazzolari: il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dovrà coordinare la comunicazione tra Palazzo Chigi e il partito, evitando soprattutto uscite a vuoto dei ministri (e relative polemiche).