Sei mesi in più per il bonus vacanze. Con un emendamento al Milleproroghe a firma Bonomo (Pd) approvato ieri dalla commissione Affari costituzionali e Bilancio della Camera, la scadenza della misura è stata infatti spostata più in là. Sarà dunque possibile richiedere il bonus dal 30 giugno al 31 dicembre di quest'anno. In realtà prima che entri a tutti gli effetti in vigore, ci sarà bisogno di un importante passaggio in Parlamento. Non tanto per la difficoltà nell'ottenere i voti necessari - le forze politiche si sono praticamente tutte già dette favorevoli - quanto perché si tratta di uno dei primi appuntamenti per l'esecutivo di Mario Draghi. Soprattutto perché il nuovo governo deve fare i conti con tempi strettissimi. Dopo che la crisi ha rallentato i lavori sugli emendamenti, la data di scadenza è ormai a un passo: il provvedimento scade il primo marzo e deve essere votato anche al Senato.
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COME FUNZIONA E CHI PUÒ RICHIEDERLO
Il bonus ha esordito all'interno del decreto Rilancio del maggio scorso ed è entrato in vigore dal 1° luglio 2020. Secondo i dati di PagoPA, le famiglie che hanno chiesto il bonus sono state quasi 1,9 milioni, per un controvalore di 830 milion (meno del 40% della platea prevista dal governo, pari a 4,8 milioni).
In base alle indicazioni che hanno guidato l'assegnazione del bonus la scorsa estate, la misura può essere richiesta solo dai nuclei familiari con ISEE fino a 40mila euro. Questo però deve essere calcolato mediatnte la Dichiarazione sostitutiva unica (DSU), un documento che contiene i dati anagrafici, reddituali e patrimoniali di un nucleo familiare e ha validità dal momento della presentazione e fino al 31 dicembre successivo. Il tutto perché l’importo del bonus viene modulato in base alla numerosità del nucleo familiare: 500 euro per nucleo composto da tre o più persone, 300 euro da due persone, 150 euro da una persona.
COME SI OTTIENE
Non dovrebbero cambiare le modalità di erogazione, che quindi restano completamente digitali. È dunque necessario che un componente del nucleo familiare interessato al bonus sia in possesso di un’identità digitale SPID o CIE. Questa è infatti indispensabile per accedere alla procedura tramite l'app IO, l'applicazione dei servizi pubblici. Una volta attribuito, il bonus è identificato da un codice univoco, a cui è associato anche un QR code, che non va stampato ma tenuto sempre a portata di mano sul proprio smartphone per comunicarlo all’albergatore, insieme al codice fiscale, prima di pagare il soggiorno. Ovviamente il bonus non può essere ceduto in cambio di denaro né tantomeno regalato.
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