Wilbur Smith morto, dal mare alle biografie così sono nati i suoi bestseller

Wilbur Smith morto, dal mare alle biografie così sono nati i suoi bestseller
di Francesco Musolino
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Domenica 14 Novembre 2021, 09:51 - Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 06:09

Nella notte del 13 novembre, ad 88 anni, Wilbur Smith si è spento a Cape Town. La notizia è diventata immediatamente virale, perché il più grande scrittore di avventure al mondo – con 140 milioni di copie vendute e 49 romanzi – merita il cordoglio dei suoi lettori a tutte le latitudini. Autore di culto, nato a Broken Hill il 9 gennaio 1933 (nella Rhodesia del Nord, l’attuale Zambia), il suo sito personale ne ha annunciato la morte con poche parole: «Se n’è andato in modo inaspettato, dopo una mattinata di lettura e scrittura, con al fianco la moglie Niso», l’amatissima compagna di vita, la quarta moglie cui aveva dedicato anche l’ultimo libro, Il nuovo regno, da pochi giorni in libreria per HarperCollins.

Wilbur Smith morto, i libri e le storie

 

Ciascun lettore di Wilbur Smith ha amato – e continuerà ad amare – uno o più fra i suoi tanti filoni narrativi. L’Egitto lo aveva reso un autore bestseller a livello mondiale, ma sono numerosissimi i titoli dedicati all’Africa - a partire da Il destino del leone, il romanzo che lo rese celebre nel 1964 - e ovviamente i romanzi d’avventura in mare aperto, da Cacciatori di diamanti a Come il mare, facendo sognare il suo pubblico, infrangendo un record di vendite dopo l’altro con Il dio del fiume, Il settimo papiro e Il destino del leone, dando vita alla saga dei Courtney, la più lunga nella storia dell'editoria, che segue le avventure della famiglia in tutto il mondo, nell’arco di diverse generazioni e coprendo ben tre secoli, sino all'era dell'apartheid in Sud Africa.

Smith aveva raccontato la sua vita in una ricca biografia – Leopard Rock.

L’avventura della mia vita (HarperCollins, 2018) svelando di aver sconfitto la malaria a 18 mesi e poi la poliomelite a 16 anni e narrando anche il primo incontro con Mokhiniso Rakhimova, originaria del Tajikistan, conosciuta a Londra, con cui si era sposato nel 2000, ritrovando la voglia di scrivere e l’entusiasmo smarrito dopo la lunga malattia e la scomparsa della sua terza moglie.

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«Sono immensamente triste per la scomparsa del grande Wilbur Smith, uno dei più grandi autori di tutti i tempi, animato da un’energia creativa inesauribile e da una passione per la scrittura che gli hanno consentito di continuare a lavorare ogni giorno fino alla fine», afferma Laura Donnini, Ad & Publisher HarperCollins Italia, raggiunta da Il Messaggero.

 

«Noi di HarperCollins abbiamo avuto il privilegio di essere al suo fianco dal 2017, quando stava lavorando alla sua auto-biografia. In questi anni abbiamo condiviso tutto il suo entusiasmo per tanti progetti nuovi compresa la sua prima serie di romanzi per bambini, che insieme al resto delle sue opere continueranno ad appassionare lettori di ogni età in ogni parte del mondo. Per me – conclude Donnini - è stato un grande onore e responsabilità lavorare al suo fianco e porterò sempre nel cuore l’emozione delle ore trascorse con lui e la sua amata Niso nel nostro primo incontro a Londra».

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Wilbur Smith ha vissuto tante vite. Amava documentarsi a fondo, era un cacciatore di selvaggina grossa, aveva ottenuto il brevetto di pilota, era un esperto subacqueo e possedeva un'isola tropicale alle Seychelles. E fortunatamente, i suoi libri gli sopravvivranno, e sconfiggendo le fatalità, saranno il testamento perenne della grandezza di Wilbur Smith. Un viaggio che non finisce mai, visto che il prossimo 25 novembre uscirà in libreria Fulmine, il secondo libro della sua prima saga per ragazzi, una nuova avventura nella quale l’autore da 140 milioni di copie si era lanciato a spron battuto. Sarà il primo romanzo che l’autore scomparso a Cape Town ad 88 anni non potrà vedere sugli scaffali. Purtroppo per noi lettori. 

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