Vivere 100 anni? Risonanza magnetica full-body, l'ultima moda della Silicon Valley: da Cindy Crawford a Kim Kardashian

L'esame permette di scoprire in anticipo malattie come i tumori, ma non mancano le critiche. Quanto costa

Kim Kardashian
di Vittorio Sabadin
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Lunedì 25 Settembre 2023, 07:33

Trovare il modo di vivere più a lungo è diventata l'ossessione dei ricchi e famosi e dei miliardari della Silicon Valley, la cui esistenza è così piacevole che è un peccato dovervi porre fine. L'ultimo rimedio contro le malattie, diventato popolarissimo nelle cliniche-boutique di Mountain View e Cupertino, è la risonanza magnetica per immagini full-body: entri in clinica dopo essere stato a digiuno un paio di giorni, paghi circa 2500 dollari, decidi se vuoi anche la foto per Instagram e te la fanno. Poi ti sottoponi a uno screening a 360 gradi del corpo che raccoglie 50 milioni di dati sui tuoi organi interni, e li trasmette all'intelligenza artificiale che in pochi minuti li elabora e ti dice quello che non va.

REGALO

Jessica Jensen, dirigente di un'azienda della Silicon Valley, ha raccontato al Washington Post di avere ricevuto in regalo da suo marito per i 50 anni una RMI full-body. Le immagini hanno mostrato una piccola cisti di due centimetri nel pancreas. Era lo stadio iniziale di un tumore e l'esame le ha salvato la vita. Storie simili si rincorrono sui social e tra chi può permetterselo è una corsa a prenotare l'esame. Ha postato qualcosa anche Kim Kardashian, definendo la risonanza full-body una macchina che salva la vita e precisando che non si trattava di una pubblicità.

Anche la supermodella Cindy Crawford ha investito parte dei suoi soldi in una start-up che fa analisi di questo tipo e ci si è sottoposta volentieri.


«Oggi - ha detto Kat Manalac, tra i fondatori di Y Combinator -, l'obiettivo della gente con i soldi è la propria salute». Gli investitori la pensano allo stesso modo e finanziano volentieri nuove imprese che permettono di individuare le malattie nascoste con analisi di alto livello personalizzate, basate sulla raccolta di milioni di dati da affidare all'Intelligenza artificiale. Bryan Johnson, che ha venduto tempo fa Braintree a PayPal per 800 milioni di dollari, spende due milioni l'anno per la propria salute e ha persino ricevuto una trasfusione di plasma dal figlio diciassettenne. Ma anche il cofondatore di Google Sergey Brin investe nelle nuove tecnologie mediche, e ne approfitta per sé, come fanno Elon Musk e tanti altri miliardari.


Scoprire un tumore nella sua fase iniziale è importantissimo, perché permette di combatterlo quando è ancora debole, ma non tutti i medici della vecchia scuola sono convinti che la RMI full-body sia utile. Secondo l'American College of Radiology «non ci sono evidenze che il full-body screening sia efficace nel prolungare la vita» mentre ce ne sono molte sul fatto che procuri stati d'ansia e falsi allarmi che richiedono altri controlli ed altre spese. È stata persino coniata una nuova parola «incidentalomas» (da incident e melanomas) per indicare le macchioline che scatenano un allarme ingiustificato.


Ma sembra non esserci modo di fermare la corsa dell'alta società allo screening totale. Gli americani che guadagnano più di 250 mila dollari l'anno spendono sempre di più per la propria salute e ci vogliono dunque sempre nuove macchine che promettano meraviglie. Già si prevede che il costo di una RMI full-body scenderà presto a soli 500 dollari, e i miliardari si inventeranno qualcos'altro per continuare a essere speciali.
 

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