È morto Mario Terán, passato alla storia come l'uomo che nel 1967 ha ucciso Ernesto Che Guevara. Aveva 80 anni e si è arreso dopo una lunga malattia. Lo hanno annunciato i suoi parenti. «Era umanamente finito - ha detto l'ex generale Gary Prado, che comandava il plotone che catturò El Chè vivo nella giungla del sudest della Bolivia dopo nove mesi di azioni di guerriglia - e lo abbiamo accompagnato nelle sue ultime ore. Avevamo un buon rapporto. Era un sottufficiale responsabile che ha eseguito un ordine dall'alto, e dopo ha sempre vissuto con un profilo basso».
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Il racconto prima degli spari al Che
Terán è deceduto in una zona orientale della provincia di Santa Cruz, dove ha lasciato moglie e due figli.
Anni fa, il militare aveva raccontato alla stampa i momenti vissuti prima degli spari. «È stato il momento peggiore della mia vita - disse - e ho visto "Chè" grande, molto grande, enorme. I suoi occhi brillavano luminosi. Sentivo che mi sovrastava quando mi fissava - ha ricordato - e mi dava le vertigini. Ho pensato che con un rapido movimento lui avrebbe potuto togliermi la pistola. "Stai calmo, mi disse, e mira bene! Stai per uccidere un uomo!". Io feci un passo indietro - ha concluso - fino alla soglia della porta. Chiusi gli occhi e sparai».