Galtier, arrestato l'allenatore del Psg: accusato di razzismo. Alla guida del Nizza disse: «Troppi neri e musulmani in squadra»

Il tecnico, prima dell'annuncio di Rudi Garcia, era stato accostato al Napoli come possibile successore di Luciano Spalletti

Galtier, arrestato l'allenatore del Psg: accusato di discriminazione razziale e religiosa insieme al figlio
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Venerdì 30 Giugno 2023, 11:32 - Ultimo aggiornamento: 12:26

L'allenatore Christophe Galtier e suo figlio sono stati arrestati in Francia. I due sono «in custodia presso la polizia giudiziaria di Nizza» nell'ambito di un'indagine per sospetta discriminazione razziale e religiosa. La notizia è stata diffusa dai media francesi. Galtier nella scorsa stagione ha guidato il Paris Saint Germain e, prima dell'annuncio di Rudi Garcia, era stato accostato al Napoli come possibile successore di Luciano Spalletti.

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A metà aprile era stata aperta un'inchiesta preliminare per sospetta «discriminazione basata su una presunta razza o affiliazione a una religione» dopo le accuse contro Christophe Galtier quando sedeva sulla panchina del Nizza.

Galtier arrestato: accusato di discriminazione razziale e religiosa

Galtier è sospettato di aver fatto commenti discriminatori, razzisti e islamofobi durante il suo anno alla guida del club della Costa Azzurra (2021-2022).

In una mail indirizzata alla dirigenza del club di Nizza, rivelata dal giornalista indipendente Romain Molina poi alla radio RMC, l'ex direttore sportivo del club Julien Fournier aveva in particolare denunciato questi commenti attribuiti a Galtier: «Mi ha poi risposto che dovevo tenere conto della realtà della città e che in effetti non potevamo avere tanti neri e musulmani in squadra» e «mi ha detto del suo desiderio di cambiare in profondità la squadra, specificando anche di voler limitare il più possibile il numero dei giocatori musulmani». 

 

«Sono profondamente scioccato dai commenti che mi vengono attribuiti, rilanciati da alcuni in modo irresponsabile», aveva reagito Galtier in una conferenza stampa dopo che era scoppiato il caso a metà aprile. Ed il 21 dello stesso mese aveva a sua volta sporto denuncia per minacce di morte e diffamazione contro Fournier e due giornalisti. Gli inquirenti hanno ascoltato anche diversi giocatori e dirigenti del Nizza come il presidente del club Jean-Pierre Rivère e l'ex allenatore Didier Digard. Il pubblico ministero di Nizza ha detto questa mattina che dirà di più «con un comunicato stampa a fine giornata»

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