Meno messe e niente padrini e madrine

Meno messe e niente padrini e madrine
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Martedì 19 Ottobre 2021, 05:00
RELIGIONE
GUBBIO Tagli e cambiamenti epocali nella Diocesi. Ci saranno meno messe, si avrà la centralità della cattedrale rispetto alle parrocchie, niente più padrini e madrine per almeno tre anni nelle cerimonie dei sacramenti con l'innalzamento dell'età (a 11 anni battesimo, comunione e cresima tutto assieme) e il catechismo tradizionale sostituito dal prolungamento delle attività negli oratori intesi come luoghi d'incontro e partecipazione collettiva.
Questa mezza rivoluzione, tralasciando il dibattito aperto su quanto oggi la Chiesa sia più degli uomini che di Dio e lo scetticismo sui processi di modernizzazione, è stata annunciata dal vescovo Luciano Paolucci Bedini nel percorso del sinodo delle chiese d'Italia che chiama le diocesi da qui al 2023 a presentare una serie di proposte per una nuova stagione di evangelizzazione in vista del Giubileo 2025. Nel triennio, il vescovo prevede l'attivazione di gruppi parrocchiali incaricati di elaborare le linee guida che cambieranno volto alla Chiesa eugubina. Saranno sei, tre delle quali da attuare tra il 2021 e il 2022. Recuperare la domenica è la prima missione alla base delle intenzioni di Paolucci Bedini, nella convinzione che non si debba considerare la festività con la sola messa ma fare del giorno per eccellenza dei cristiani un momento gioioso d'incontro, condivisione e convivialità. Viene ritenuta questa la soluzione per fronteggiare il fenomeno delle chiese vuote, ritenendo che ci debba essere un numero inferiore di messe festive ma più partecipate e vissute con gruppi e attività. Mettere al centro la famiglia è la seconda linea d'intervento, imperniata sulla proposta di attivare un centro di ascolto d'ispirazione cattolica che offra una consulenza su temi come affettività, fragilità e lavoro, costruendo al contempo percorsi di vicinanza alle giovani coppie. L'obiettivo è dare forza alla consapevolezza dell'impegno matrimoniale di fronte al crescente numero di separazioni e divorzi. Rinnoviamo la catechesi è il terzo progetto e vuole dare voce agli oratori come spazi ludici di apprendimento in cui coinvolgere le famiglie inserendo elementi di formazione. Le parrocchie sono 39 e la volontà è quella di attivare 15 oratori raggruppando le comunità più piccole per coinvolgere la fascia d'età da 7 a 13 anni, all'interno della quale nell'11esimo anno di età inserire i sacramenti tutti insieme pur lasciando la possibilità di continuare a battezzare il proprio figlio nei primi tempi di vita per renderlo quanto prima figlio di Dio membro della comunità cristiana. Non ci saranno più padrini e madrine, sospesi per i prossimi tre anni con l'intento di voler recuperare il significato vero di questo ruolo, ovvero colui che accompagna il percorso cristiano. Dopo questi tre filoni, ne sono previsti altri tre sui temi della fraternità, scuola del Vangelo e carità.  
Massimo Boccucci
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